Recensione: "Colazione da Darcy" di Ali McNamara




 
Titolo: Colazione da Darcy
Autrice: Ali McNamara
Prezzo edizione rilegata: 9,90 euro
Prezzo edizione tascabile:5,90 euro
Prezzo ebook:3,99 euro
Editore: Newton Compton Editori




 

 
 
Trama:
 
Quando Darcy McCall perde l'adorata zia Molly, l'ultima cosa che si aspetta è di ricevere in eredità un'isoletta in mezzo al mare. Secondo le ultime volontà della donna, però, per entrarne in possesso, Darcy dovrà trascorrere almeno dodici mesi sull'isola di Tara, al largo delle coste occidentali dell'Irlanda. Una bella sfida, non c'è che dire, per una come lei, abituata alla frenetica vita londinese. Ma forse un cambiamento è proprio ciò di cui Darcy ha bisogno, così, senza quasi rendersene conto, da un giorno all'altro si ritrova a dover dire addio alle amate scarpe con il tacco per indossare un paio di orribili stivali. Adattarsi alla spartana vita dell'isola sarà un'impresa tutt'altro che facile, ma nel ristorantino appena aperto, tra una tazza di tè e i biscotti fatti in casa, Darcy scoprirà che l'isola ha molto da offrire... E dopo le difficoltà iniziali, il calore e l'affetto della piccola comunità di Tara finiranno per conquistare anche la mondana Darcy. Nuovi amici e forse un nuovo amore l'attendono dietro l'angolo: chi, tra l'affascinante Conor e il testardo Dermot, saprà far battere il suo cuore?
 
 


3 Stelle e mezza
 
 
Il titolo di questo libro ha senz'altro svolto bene la sua ammiccante funzione perché è riuscito ad attirare la mia attenzione da lettrice.
Del resto, nel cervello di ogni appassionata di Jane Austen che si rispetti,scatta un particolare maccanismo alla menzione del celebre cognome del tanto amato protagonista di Orgoglio e Pregiudizio; tuttavia questa volta, le mie aspettative di ritrovarmi coinvolta nella lettura di uno spin-off che narrasse le vicende del mio beniamino sono andate deluse.
Si, perché il titolo Colazione da Darcy è ispirato al celebre film Colazione da Tiffany con Audrey Hepburn, a sua volta trato dall'omonimo romanzo di Truman Capote e viene spiegato in un passo del libro:
 
"La sera della cena Roxi mi ha detto che somigliavo ad Audrey Hepburn. Ovviamente non era vero. Ma in Colazione da Tiffany è proprio così, che si sente Holly Goghtly quando entra da Tiffany: al sicuro."
 
La trama segue lo stesso schema di ogni chick- lit che si rispetti; quello che però costituisce una piccola piacevole variazione è il personaggio di Eamon con le sue leggende celtiche.
Ho sempre amato le leggende celtiche e mi ha fatto piacere ritrovarle qui.
Non ho dato il massimo perché all'inizio non mi sono sentita molto coinvolta nella storia e perché alcune situazioni mi sono sembrate troppo inverosimili persino per un chick-lit, ma complessivamente ritengo Colazione da Darcy un romanzo passabile.
 
Consigliato: sì
 
Tempo di Lettura: una settimana
 
Umore: rilassato, da leggere se si è in cerca di una lettura non impegnativa.

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