Recensione: "Le ho mai raccontato del vento del Nord" di Daniel Glattauer

Titolo: Le ho mai raccontato del vento del Nord
Autore: Daniel Glattauer
Pagine: 192
Prezzo di copertina: 16 euro
Prezzo ebook: 2,99 euro
Editore: Feltrinelli

Sinossi:
Un'email all'indirizzo sbagliato e tra due perfetti sconosciuti scatta la scintilla. Come in una favola moderna, dopo aver superato l'impaccio iniziale, tra Emmi Rothner - 34 anni, sposa e madre irreprensibile dei due figli del marito - e Leo Leike - psicolinguista reduce dall'ennesimo fallimento sentimentale - si instaura un'amicizia giocosa, segnata dalla complicità e da stoccate di ironia reciproca, e destinata ben presto a evolvere in un sentimento ben più potente, che rischia di travolgere entrambi. Romanzo d'amore epistolare dell'era Internet, "Le ho mai raccontato del vento del Nord" descrive la nascita di un legame intenso, di una relazione che coppia non è, ma lo diventa virtualmente. Un rapporto di questo tipo potrà mai sopravvivere a un vero incontro?




Una lettera, una vocale di troppo a ridefinire due vite. Leike piuttosto che like; piacere, piacersi o forse no. Gli amori epistolari sono i più tragici, emblemi più significativi della maschera Pirandelliana; spesso costruiti su raffinati giochi di parole, labor limae, idealizzazione basata su ammirazione intellettuale, sono quelli maggiormente fragili perché non resisterebbero al disincanto della realtà. 
Una relazione platonica fatta d'inchiostro digitale è quella in cui si trovano coinvolti Emmi Rothner e Leo Leike; una tragedia interrotta, Giulietta e Romeo ai tempi di Internet, uno schermo di computer divisore più efficace di una faida familiare tra Montecchi e Capuleti.
Gesti, drink au claire de lune , voci registrate su nastri di segreteria telefonica a testimonianza di un idillio virtualmente intenso eppure talmente debole da esser facile preda di un server malfunzionante; la disillusione un prezzo troppo alto da pagare per quella che sarebbe dovuta essere un'eccitante avventura casuale e così si tira avanti con dichiarazioni appassionate e baci di carta, ché scrivere è come baciare senza labbra ma con la mente, nel timore che la corda legata al cuore si spezzi provocando un'emorragia nell'anima.
La mente sarà sempre destinata a perdere quando subentreranno le ragioni del cuore, trasformando un flirt in qualcosa di più mentre il vento del Nord, bizzarro e nostalgico, fa venir voglia di cambiare vita.
Romanzo epistolare 2.0 dove le mail sono le nuove lettere e gli sbrodolamenti vari di un uomo ed una donna simpatici quanto un braccio ingessato ci impiegano molto meno ad arrivare a destinazione, Le ho mai raccontato del vento del Nord non ha nulla di innovativo che ne spieghi il successo travolgente a parte, forse, il titolo, la cover e melensaggini di differente natura giustificabili solamente con la metereopatia di cui sembrano affetti  Emmi e Leo ma che, in definitiva, generano solo tanta tanta noia.


Risultati immagini per daniel glattauerDaniel Glattauer è nato nel 1960 a Vienna e ha lavorato per vent’anni come giornalista prima di dedicarsi a tempo pieno alla letteratura. Nel 2006, con la pubblicazione di Le ho mai raccontato del vento del Nord, è diventato un autore bestseller noto in tutto il mondo. Il romanzo ha scalato le classifiche internazionali e ha riscosso un enorme successo anche come radiodramma, opera teatrale e audiolibro ("Emons Feltrinelli", 2013). L’attesissimo seguito, La settima onda, è stato scritto nel 2009 ottenendo altrettanto consenso. Entrambi i romanzi sono tradotti in circa 40 lingue e pubblicati in Italia da Feltrinelli. 

Commenti

  1. Noooo io li ho entrambi...il tuo due mi spiazza, ma voglio ugualmente farmi un'idea mia :-)

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    1. Ma certo Cuore. Considera poi che questa volta sono stata la voce fuori dal coro, l'hanno adorato tutti, dunque ci sono buone probabilità che ti piaccia :)

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  2. Ho letto entrambi i libri di questo autore qualche anno fa e devo dire che non mi hanno entusiasmata più di tanto, ma nemmeno ho arrancato per leggerli. Li consiglierei a chi cerca qualcosa di ben poco innovativo, ma semplice e leggero ^^

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    1. Sarà che i romanzi epistolari non li amo particolarmente oppure probabilmente non era il momento adatto, eppure no, non è piaciuto e non lo consiglio, questo almeno. Sull'altro, non avendolo letto, non posso esprimermi anche se penso sia un seguito e non avrebbe senso consigliarlo se ho detestato il primo.

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  3. Ciao Cecilia, oh mamma come mi dispiace che non ti sia piaciuto. Purtroppo quando un romanzo viene osannato c'è il rischio di avere aspettative troppo alte. Io l'ho adorato dalla prima all'ultima riga, non mi capitava da tanto tempo di innamorarmi...e mi è successo, tanto da volere in libreria tutti i romanzi di questo autore. Ma è giusto così, se avessimo tutti gli stessi gusti...ci fidanzeremmo tutte con lo stesso uomo :-)
    Baci, alla prossima

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    1. De gustibus... sono comunque contenta che a te abbia fatto l'effetto opposto. :)
      A presto!

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