2016: il meglio, sul finire

Buongiorno readers! Mi auguro abbiate trascorso un sereno Natale, augurio valido per le feste a venire. Oggi vi parlo delle migliori letture del 2016 in quello che sarà, credo, l'ultimo post dell'anno; solitamente infatti lo è, avendo l'abitudine di pubblicarlo proprio il 31 ma, poiché ultimamente più che mai nella mia vita di domani non c'è certezza - citando un personaggio di cui si è molto parlato recentemente in ambito letterario e non - , ho deciso di anticipare per quest'anno, con le spalle coperte dai Cazalet che, penso, mi accompagneranno al 2017. In ogni caso, il meglio sul finire, sempre.

Cominciamo con la Top Ten in ordine decrescente, per poi passare a delle menzioni speciali a cui seguiranno, in chiusura, considerazioni generali e ringraziamenti, giusto per essere chiari sulla tabella di marcia.
Pronti, partenza, via!

10. La via del Male

di

Robert Galbraith



Ero parecchio indecisa circa il libro da piazzare al decimo posto, poi un ricordo ed uno sguardo al Kindle mi hanno convinta: La via del Male, terzo volume della serie di Cormoran Strike, firmata sotto pseudonimo dalla mamma di Harry Potter, è stato una delle sorprese di quest'estate. 
Tra i lettori tiepidamente entusiasti di questo approccio della Rowling al giallo/thriller, pensavo di evitare un altro capitolo mediocre dopo Il baco da Seta, soffocante e soffocato nel bozzolo di lungaggini e stoccate al mondo editoriale non andate a segno, invece inaspettatamente mi sono lasciata contagiare dall'entusiasmo di Lea, seguace della prima ora di Cormoran Strike e della sua assistente Robin Ellacott, trovandomi tra le mani, o meglio, sul lettore, una vicenda appassionante, ben scritta, che ha saputo ben bilanciare l'elemento giallo e le situazioni personali dei due protagonisti, tanto da unirmi con trepidazione all'attesa del prossimo titolo della saga che, secondo notizie circolate sul web, dovrebbe uscire sul finire del prossimo anno nel Regno Unito.

9. 7-7-2007

di

Antonio Manzini


7-7-2007 più di tutti, anche di Era di Maggio, ha saputo conquistarsi la memorabilità nei miei ricordi di lettrice, non perché io abbia avuto la fortuna di partecipare alla sua presentazione taorminese durante il Taobuk festival, bensì perché è il tassello mancante alla visione d'insieme di un personaggio, Rocco Schiavone, tra i più autentici nella propria imperfezione in cui mi sia capitato d'imbattermi tra le pagine di un libro. Di Rocco scriverò più giù, qui mi limito a consigliarvi la lettura di tutta la serie nata dalla penna di Antonio Manzini, con un occhio di riguardo a questo prequel inizialmente non in cantiere ma necessario.

8. Belgravia

di

Julian Fellowes



Il 2016 è stato un anno triste anche perché è venuto meno l'appuntamento autunnale con Downton Abbey,  serie televisiva del cuore creata proprio da Julian Fellowes; nonostante frequenti dissapori circa l'evoluzione della maggior parte delle storylines dello show, non potevo assolutamente perdermi il ritorno in libreria, ritorno, sì, ché Fellowes coltiva la passione per la scrittura da tempi non sospetti ed ha già all'attivo, oltre a sceneggiature televisive e cinematografiche, ben due romanzi (non ancora letti) editi entrambi in Italia da Neri Pozza. 
Sebbene  sia ambientato durante l'epoca Regency, Belgravia voleva essere un'esperimento tendente a coniugare antico e moderno, riproponendo il feuilleton, romanzo d'appendice pubblicato a puntate sui giornali Ottocenteschi, in versione digitale. 
Io, ansiosa per natura, ho preferito aspettare la pubblicazione in volume, in estate, leggendo tutto d'un fiato un romanzo storico ben strutturato, accattivante e credibile, in cui ritrovare la cara vecchia Inghilterra.


7.Scrivere è un mestiere pericoloso

di

Alice Basso


Negli ultimi anni, a causa di saghe interrotte, pubblicazioni commerciali, faccioni in copertina e simili, ho perso parecchia fiducia nel mondo editoriale. 
A farmela ritrovare, almeno un pochino, Alice Basso e la sua Vani le quali, armate di penna e humour brillanti, sfatano miti, scrivono capolavori e risolvono gialli senza co(r)po ferire (o quasi). Presenze fisse in classifica e non solo, la ghostwriter woman in black più che Signora in Giallo e la sua frizzante, vivace e simpaticissima creatrice torneranno prossimamente in libreria, dietro la scrivania, ai fornelli, sul palco e, probabilmente, su una nuova scena del crimine, deliziandoci con siparietti comici irresistibili e molto altro perché si sa, Scrivere è un mestiere pericoloso; io le aspetto entrambe a braccia aperte. 
E non dimentichiamo: #teamBerganza


6. Un bene al mondo

di

Andrea Bajani


Meglio pochi ma buoni, dicono. 
Dicembre è stato così, povero di libri, numericamente parlando, eppure ricco di libri belli, di quelli che ti segnano, che si lasciano ricordare, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore. Di dolore, qui, ne sgorga a fiotti, talmente tanto che a fine lettura ci si sente svuotati, resta solo l'unica cosa che conta, Un bene al mondo , pregnante favola nostalgica sulla fragilità dell'esistenza, narrata poeticamente da Andrea Bajani.


5. Gli anni della leggerezza. La Saga dei Cazalet - Vol.1

di

Elizabeth Jane Howard


Una saga familiare ricca di sentimenti e vita vissuta, corposa, bella nella propria complessità, specchio delle reali sfaccettature derivanti dalla contraddittorietà umana, aperta da Gli anni della leggerezza precedenti la Seconda Guerra Mondiale.
Che i Cazalet siano i nuovi Crawley? Lo scopriremo solo leggendo.


4. Il mondo di Belle

di

Kathleen Grissom


Che Kathleen Grissom ed il suo romanzo d'esordio potessero essere degni di Margaret Mitchell ed il suo capolavoro - amato per ambientazione e periodo storico, un po' meno per la smorfiosa protagonista - l'avevo auspicato ad inizio lettura, auspicio che ha trovato conferma nelle lacrime versate dopo  l'ultima pagina, lasciando Tall Oaks ed i suoi abitanti ad una nuova alba.
Consigliatissimo, specie a chi ha amato Via col Vento e l'indimenticabile Mami, Il mondo di Belle non vi deluderà.


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Adesso, il podio.


3. La lettrice scomparsa

di

Fabio Stassi


Una delle felici scoperte di Marina di Libri: posto accanto a Pista Nera, ha attirato la mia attenzione grazie alla donna in copertina e si è meritato un posto in borsa insieme al primo capitolo della serie di Manzini. 
Fabio Stassi, conosciuto solo di fama, prima, ha rivelato uno stile scorrevole che, coadiuvato da un protagonista impacciato investigatore per caso e dalla passione per i libri che permea tutto il romanzo, ha saputo creare un intreccio originale, un antieroe gradevole ma, soprattutto, scrivere un'elogio accorato al piacere della lettura, facendomi sentire a casa tra le pagine; così devono essersi sentiti anche coloro che gli hanno assegnato il Premio Scerbanenco, valorizzando giustamente La lettrice scomparsa.


2. Aspettando Bojangles

di

Olivier Bourdeaut


Giunto inaspettato, graditissimo, dalla casa editrice, io Bojangles non lo attendevo affatto, anzi, l'avevo un po' snobbato. 
Male, malissimo perché l'esordio di Olivier Bourdeaut è profondo ed inconfondibile come la voce di Nina Simone, la cui canzone ha dato il titolo al romanzo narrante di una splendida famiglia stamba, (in)felice a modo suo, Aspettando Bojangles.


1. Benedizione

di

Kent Haruf


Lui. Quel libro dopo cui nessun altro è stato un'opzione, dopo il quale niente è stato più lo stesso, in tutti i sensi. Perché mai titolo fu più profetico di questo, il capitolo conclusivo (forse) della trilogia di Holt è stato una vera e propria Benedizione
Uno stile sobrio come pochi, la pianura, i personaggi - Dad, il reverendo Lyle, i miei preferiti - i dialoghi, sì, i dialoghi che hanno gran parte del merito nel rendere questo libro il capolavoro che è, nessun altro alla sua altezza, neppure Canto della Pianura e Crepuscolo a cui manca il quid, magico, presente invece qui. 
Storie di vita di provincia, vita di provincia fatta da esistenze imperfette perciò vere. 
Ci sono sentimenti, emozioni, sensazioni che non possono essere espresse a parole, da custodire come un tesoro; Kent Haruf, con la propria penna, è riuscito a suscitarle. 
Dunque grazie Kent Haruf: il suo Canto, al Crepuscolo, è stata una vera Benedizione.


Ecco, questo è il meglio del mio 2016; tuttavia ci sono anche altri libri che mi sento in dovere di citare. Innanzitutto Le avventure di Jacques Papier di Michelle Cuevas, letto nei primi mesi dell'anno, sicuramente il miglior Libro per Bambini che si troveranno in compagnia di un amico immaginario e della sua bambina davvero dolcissimi.
Menzione speciale per Rocco Schiavone come Personaggio dell'anno, perché ho trascorso una piacevolissima estate, letterariamente parlando, in sua compagnia, leggendone, parlandone, avendo la fortuna di incontrare Antonio Manzini per poi attendere la serie in TV. Rocco, politicamente scorretto tanto da meritarsi un'interrogazione parlamentare tutta per sé, è un antieroe e non pretende d'esser diverso; perciò si accetta e si va avanti, in attesa del prossimo capitolo.
Il già sopracitato Kent Haruf, oltre al podio, si aggiudica pure il titolo di Autore dell'anno, perché sì, di suo leggerei pure la lista della spesa e, nell'attesa di Le nostre anime di notte, di prossima pubblicazione, ho già fatto posto accanto a Jane Austen, adottandolo come "zio letterario"; sembra poco ma non lo è, fidatevi.
Il 2016 è stato pure l'anno di Alessia Gazzola, sbarcata sul piccolo schermo con la specializzanda più pasticciona d'Italia ritornata in libreria a fine Settembre con un altro caso per la dottoressa Allevi, prossima alla specializzazione e, forse, alla maturità, preceduta da una nuova figlia letteraria per Feltrinelli, Emma De Tessent, pragmatica, meno pasticciona di Alice, protagonista de Non è la fine del mondo che si aggiudica il titolo di Chick - lit dell'Anno data la leggerezza ed alcuni tratti che non ho potuto fare a meno di apprezzare.
Altri titoli da segnalare, in ordine sparso, sono:

  • La mia vita è un Paese straniero di Brian Turner, NN editore, reportage sulla guerra che tutti dovrebbero leggere per avere un'idea della situazione internazionale attuale.
  • L'ho sposato, lettore mio,Neri Pozzaantologia di racconti ispirati a Jane Eyre in occasione del bicentenario della nascita di Charlotte Brontë, a cura di Tracy Chevalier coadiuvata da altre 21 penne note della letteratura contemporaneache si sono unite in questo omaggio, dando vita a storie diversissime ma egualmente lampanti.
  • La spia del mare di Virginia De Winter, Mondadori, romanzo storico con elementi paranormali ed innumerevoli riferimenti alla grande letteratura, Dumas in primis, coniuga benissimo i due generi dando vita ad una trama originale ed avvincente, convincente anche per chi, come me, non ama particolarmente il genere gotico.
  • La tristezza ha il sonno leggero di Lorenzo Marone, Longanesi, perché Erri e la sua famiglia buffa sono state tra le sorprese di quest'anno e non si può non provare un po' di tenerezza per tutti loro ché, in fondo, rappresentano un po' di noi.
Ed infine altri due titoli Feltrinelli:
  • Caffè amaro di Simonetta Agnello Hornby, ambientato nella mia Sicilia che mi fa sempre piacere ritrovare tra le pagine se a descriverla è una voce forte, autentica e siciliana come quella dell'autrice la quale ha saputo creare una protagonista moderna inserendola in un contesto difficile ma realistico dal punto di vista storico e sociale.
  • Una storia quasi solo d'amore di Paolo Di Paolo, perché i due giovani che provano ad amarsi nonostante tutto, grazie al teatro, sotto il cielo di Roma me li ricordo ancora bene.

Il 2016 non è stato propriamente un bell'anno a livello personale e, da ciò, il blog ne ha risentito parecchio. 
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma, un principio fisico che potrebbe fare da massima chiosatrice del tutto, nel senso che, chi passa abitualmente di qui se ne sarà accolto, anche il mio rapporto con il blog e la blogosfera è cambiato: pause, due annunciate, latitanze incolpevoli oppure no; meno post, principalmente recensioni perché, mi spiace, le rubriche non mi piacciono e non sono il  tipo  di persona che ama raccontare di sé sulla pubblica piazza, un po' anche perché questo blog è nato per condividere la passione per la lettura e si manterrà su questa linea. 
Per il resto, ci sono altri mezzi, Facebook in primis, le mail, il profilo Instagram (che ha quasi raggiunto i 1000 followers, grazie!), se vi va di scambiare quattro chiacchiere contattatemi pure, mi fa piacere.
Tornando a parlare di libri, titoli davvero brutti ne ho beccati davvero pochi, di mediocri un po' di più e non ho nemmeno scritto di tutti perché, semplicemente, a volte non c'è proprio nulla da dire; inoltre sono riuscita a rispettare un proposito personale, quello di leggere più scrittori rispetto agli scorsi anni: il podio tutto al maschile ne è la dimostrazione.
Non so come sarà il 2017, nessuno lo sa, possiamo solo augurarci il meglio, per tutto, ed è esattamente ciò che auguro a tutti voi.
Grazie.
Ci rileggiamo il prossimo anno.

A presto!

Cecilia

Commenti

  1. E sta finendo pure questo brutto e lungo anno.
    Senza troppe sorprese, abbiamo anche più di qualche lettura in comune. I miei propositi: recuperare Manzini, leggere il romanzo di Stassi (di suo, mi straconsigliano anche quello con Charlot protagonista). Buone feste e buone letture! :)

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    1. Stassi devo recuperarlo anch'io ma sono ancora indecisa sul libro a cui dare la precedenza. Buon feste e letture a te :)

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  2. Che bei libri, Cecilia, alcuni li ho letti, altri sono in WL!
    Speriamo che il nuovo anno ci porti serenità e tanti belle letture di cui parlare! Auguri :)

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    1. Me lo auguro anch'io, Tessa, magari ci aggiorniamo sui Cazalet e ricambio :)

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  3. Ciao, anch'io penso che le più belle letture siano state quelle degli ultimi mesi dell'anno.
    xD

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  4. Io sto ancora finendo di prepararlo, il post per la fine dell'anno. Uff, è sempre difficilissimo fare classifiche! Belle letture, le tue! Buon inizio Cecilia.
    :)

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    1. Ti capisco, lo è anche per me: questa che vedi è il frutto di tre giorni d'indecisione, impostazioni e didascalie varie e mi sembra già d'aver dimenticato qualcuno o detto troppo poco. Fortunatamente qui non ci si prende troppo sul serio :)
      Passerò a leggerti, dopo. Buon inizio a te!

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  5. Cecilia, ti invidio tantissimo! Io non riesco a stilare un elenco delle mie più belle letture, non riesco a restringere il campo. Ci proverò domani, sperando di riuscirci! Buona fine e buon inizio :)

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    1. Eh, è un po' difficile ma ci sono alcuni libri che ti lasciano molto e non si può non ricordarli. Buona fine e buon inizio a te :)

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  6. Questi bilanci di fine anno mi interessano sempre molto da leggere, sono una panoramica su un blog e, perchè no, su una persona. Dei titoli da te citati ne ho letti pochissimi ma li conoscevo tutti, e alcuni sono in wl (Il mondo di Belle sopra a tutti). In ogni caso, buone feste e al prossimo anno:)

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  7. Io ancora non ho preparato il post ma posso dirti che abbiamo molti libri in comune.
    Eh già quest'anno è stato un buon anno dal punto di vista libroso. Molti personaggi amati tra cui proprio Rocco, ma anche Cormoran e Robin, e Belle insomma posso essere soddisfatta.
    Buon anno cara Cecilia a presto!!!
    PS
    I i Cazalet sono nella ma wl 2017!

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    1. Passerò a leggerti allora; se hai amato "Il mondo di Belle", i Cazalet hanno buone possibilità di piacerti. Buon anno nuovo!

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  8. Tutti i libri che non ho letto li ho segnati, in testa il mondo di Belle e Un bene al mondo, ma anche Le avventure di Jacques Papier! La tua classifica mi piace e la citazione mi rende felice.
    Buon fine anno. Chissà che belle letture ci aspettano in futuro ;-)
    Lea

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    1. Tante belle letture future, tante chiacchiere a proposito e tempi sereni, sarebbe un buon anno.
      Jacques Papier lo adoreresti, così come i tuoi piccoli utenti, forse. ;)

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  9. Quante belle letture, molte spero di recuperarle durante il 2017. Specialmente i Cazalet

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    1. I Cazalet sono un must, Arianna, io li sto amando moltissimo. Felice anno nuovo :)

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  10. Bellissmo post e blog molto interessante, lo sto sfogliando tutto! Ti seguo!
    http://marycosmesi.blogspot.it

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  11. Eccomi ancora, alcuni titoli n comune, altri li ho già pronti, un bene al mondo finisce in wishlist.
    Non potrei essere più d'accordo nel proseguire con la tua linea, che personalmente apprezzo molto. A presto cara :-)

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    1. Credo che Un bene al mondo potrebbe piacerti molto. A presto e grazie :)

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  12. Mamma mia, Cecilia *-* Leggo di così tanti spunti per le mie prossime letture che ci manca poco e saltello.
    Un bene al mondo, come sai, lo amo ancora prima di leggerlo.
    Belgravia è stupendo!
    Presto, sollecitata dai tuoi consigli sentiti, mi inizierò alla trilogia di Haruf. E sempre della NN, mi piacerebbe leggere La mia vita è un paese straniero :)

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