#DonaunLibroAccendilaCultura Recensione: "Aspettando buone notizie" di Kate Atkinson

Titolo: Aspettando buone notizie
Autrice: Kate Atkinson
Pagine: 375
Prezzo di copertina: 18,50 euro
Prezzo ebook: 9,99 euro
Editore: Marsilio

Sinossi:
Joanna aveva solo sei anni quando, un tardo pomeriggio d'estate, un uomo sconosciuto comparso dal nulla sulla strada che lungo i campi portava verso casa uccise sua madre e i suoi fratelli. "Corri, Joanna, corri" le aveva urlato la madre, e lei aveva obbedito, si era persa in mezzo al grano, ed era riuscita a fuggire. Trent'anni dopo, Joanna non è più la bambina perduta in quel campo irrorato di sangue, ora nella sua vita tutto sembra funzionare alla perfezione: ha un buon lavoro, una bella casa, un marito affettuoso e un bambino per cui nutre un amore immenso. Ma solo perché una volta ti è successa una cosa terribile, non significa che non ti possa succedere di nuovo. Quando Joanna scompare misteriosamente insieme a suo figlio, Jackson Brodie, affascinante detective con la tendenza a confondere la professione con la vita privata, non può ignorare la richiesta d'aiuto di Reggie, la baby sitter poco più che adolescente che un bizzarro gioco del destino ha messo sulla sua strada. Sono proprio le coincidenze della vita, quelle che Brodie chiama "spiegazioni in potenza", l'ingrediente fondamentale di questa intricata storia, dove eventi drammatici, omicidi insensati e colpi di scena abbondano, e dove tutto ruota alla fine intorno alla perdita irrecuperabile di un affetto profondo. Ciò che resta, oltre alla consapevolezza che è possibile sopravvivere con grazia anche a un dolore che non passa, è comunque l'amore: feroce, viscerale e travolgente, per tutti l'unica cosa che conta.




Questo libro è stato una tragedia, dall'inizio alla fine. Ma la colpa è mia che mi faccio abbindolare dai nomi importanti, dalle belle copertine e non degno mai di uno sguardo gli stralci di recensioni dei titoloni sulla quarta di copertina o lo faccio troppo tardi, come in questo caso.
Preso in lingua originale all'aereoporto come ricordo mentre aspettavo l'aereo che mi avrebbe riportata a casa segnando così la fine della mia prima gita all'estero e confortata dal fatto che sarebbe ben presto stato disponibile anche in italiano, Vita dopo Vita mi era piaciuto abbastanza da meritarsi 4 stelle; col senno di poi, di adesso, ne avrei data qualcuna in meno ma quel che è fatto è fatto, tutto scorre e gli errori stanno lì perché possiamo prendere esempio e fare diversamente: sbagliando si impara. Ho imparato che non devo fidarmi della Atkinson e delle case editrici che, sfruttando il successo di un romanzo, pubblicano la restante bibliografia a casaccio senza nemmeno badare se siano serie di più romanzi e in che ordine cronologico siano stati scritti. Fondamentali palesi per il lettore dopo essere arrivati a circa un terzo del romanzo senza aver colto i legami fra i vari personaggi o meglio aver capito che ci sono dei precedenti di cui non si è a conoscenza; il lettore che non può nemmeno contare su un rewind iniziato con previously o negli episodi precedenti. Non siamo in una serie TV ma potremmo esserlo perché la BBC ne ha effettivamente realizzata una basandosi sulla serie di Jackson Brodie; questo particolare purtroppo viene omesso sino alla scheda dell'autrice sul risvolto di copertina che non si è tenuti a leggere prima di aver finito il romanzo. Così, dopo 375 pagine di cui non sei riuscita ad apprezzare molto per via di quel mix formato da noia e fastidio per essere stata evidentemente presa in giro, decidi di non passarci sopra e non integrare le due cose, ché non sei tenuta a farlo, la BBC produce episodi di durata 60 minuti standard e sarebbe chiedere troppo ad una che non ha recuperato nemmeno gli ultimi episodi delle serie TV seguite la stagione scorsa per via del caldo e delle millemila altre cose che sembrano più allettanti nell'estate della maturità.
Ma questa dovrebbe essere una recensione del libro quindi è giusto che se ne parli. A parte i trascorsi irrisolti fra l'ispettore capo Louise Monroe ed il signor Brodie, le tirate pseudofilosofiche grondanti ateismo perché tutti coloro che professano una religione sono dei pazzi o dei creduloni ed una ragazzina leggermente - giusto un poco però - irritante che desidera disperatamente essere amata, orfanella perseguitata peggio di Oliver Twist, si parla di Joanna Mason sopravvissuta alla strage di cui è rimasta vittima la sua famiglia per opera di uno psicopatico e di come sia scomparsa insieme al bambino luce dei suoi occhi. Sarebbe potuta essere considerata una Amy Dunne dei poveri se quest'ultima non fosse nata con quattro anni di ritardo dalla penna di quel genio del male che è Gillian Flynn.
L'amarezza è tutto quel che resta oltre alla consapevolezza d'aver gettato via del tempo prezioso preziosissimo aspettando buone notizie.





Kate Atkinson è una delle più importanti scrittrici del panorama narrativo inglese e, nel 2011, è diventata Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico per meriti letterari. Vive a Edimburgo.

Commenti

  1. Già ho detestato Vita dopo vita - eppure tanto acclamato.
    Ricordo uno splendido inizio e intere pagine in tedesco (senza note!).
    Questo lo salto del tutto. L'autrice, ormai, mi ispira noia.

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    1. Ricordo che non ti era piaciuto. Io ero stata incantata dalla stranezza e avevo deciso di passarci sopra, in fondo in un romanzo come quello un po' ci stava. Ma se errare è umano, perseverare è diabolico e non glielo perdono questo, alla Atkinson.

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  2. un peccato la trama sembrava così promettente, ma visto che mi fido sia del tuo che del giudizio di Mik lascio perdere e passo avanti :D

    bentrovata!!!!

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    1. Ti ringrazio per la fiducia Chicca. Solitamente consiglio di leggere per farsi una propria opinione ma, davvero, penso che questa volta non ne valga la pena. Bentrovata a te! :)

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  3. Non sapevo fosse uscito un altro libro della Atkinson. Ancora sono indecisa se recuperare o meno Vita dopo vita che da un lato mi intriga e dall'altro mi lascia perplessa, non so, forse ne ho sentito troppo parlare!

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    1. Vita dopo vita è un autoconclusivo mentre questo fa parte di una serie. Vita dopo vita è un libro particolare, se sei appassionata di storia, specificamente del periodo che va da inizio Novecento al Dopoguerra forse potrebbe fare al caso tuo, tenendo conto che, come ricordava Michele, ci sono intere pagine in tedesco e molti riferimenti filosofici.
      In ogni caso, buona lettura!

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