Lettera a Dante Berlinghieri, protagonista de "La prima cosa bella" di Bianca Marconero

Titolo: La prima cosa bella
Autrice: Bianca Marconero
Pagine: 317
Prezzo di copertina: 5,90 euro
Prezzo ebook: 2,99 euro
Editore: Newton Compton

Sinossi:
Esiste solo l'amore non corrisposto: questa e la convinzione di Dante Berlinghieri, ventunenne nerd appassionato di cinema e fumetti. Tra una birra nel solito posto, un esame all'università e una sosta in fumetteria, la sua vita scorre più o meno tranquilla. Ma una sera come tante, in uno dei soliti posti, arrivano anche delle ragazze e da quel momento il mondo di Dante verrà completamente capovolto. Si ritroverà promosso al ruolo di regista in un film amatoriale, si innamorerà senza essere riamato, e a sua volta non ricambierà una ragazza che invece si innamora di lui. E in un susseguirsi di eventi imprevisti e imprevedibili, Dante scoprirà che nulla è come aveva immaginato...





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Dante Berlinghieri,
sei stato terribilmente tonto nonché eccessivamente esasperante per gran parte della tua autobiografia, quindi definirti "caro" sarebbe alquanto inappropriato da parte mia, ipocrita soprattutto, perché, inizialmente, l'impulso di scrollarti ben bene era predominante ad ogni riga, insieme ad un senso di fastidio simile a quello provato al udire lo stridio di unghie su una lavagna; se Annamaria  non mi avesse incoraggiata ad andare avanti, t'avrei lasciato al tuo destino ben prima della fatidica 200esima pagina da cui, finalmente, hai cominciato ad ispirarmi un po' di compassione per la tua goffaggine sentimentale, sensazione tramutatasi poco a poco in simpatia se non per te, almeno per quella poveretta di Beatrice: una sorta di Specchio Riflesso o, magari,una figura retorica, di quella che dici uno per indicare l'insieme; il nome, al momento, mi sfugge eppure la situazione avrebbe potuto essere diversa se, come te e Bea, avessi scelto Lettere e adesso, invece di perdere la vista su codici minuti, pieni di commi e abrogazioni, mi fossi ritrovata a disquisire sulla Natura Matrigna di Leopardi o circa la metrica delle composizioni del tuo omonimo fiorentino. 
Se avessi scelto Lettere, probabilmente mi sarebbe venuto in mente subito un possibile collegamento tra la tua situazione e la sua, se avessi optato invece per il DAMS,  avrei forse compreso maggiormente i ricchi e variegati riferimenti fatti durante la narrazione a molta cinematografia, pure famosa, che però conosco in massima parte per sentito dire, perché, mea culpa, di cinema sono una superficiale profana.
Molte cose ci rendono differenti, Dante, non solo il percorso universitario. 
Partiamo dalle basi: io sono una ragazza, tu un ragazzo, io vivo in Sicilia, tu in Emilia Romagna, abbiamo qualche anno anagrafico di differenza, il tuo film preferito è Apollo 13, io un film preferito non ce l'ho, possiedi una vasta cultura cinematografica mentre la mia si limita ai cenni biografici Wikipediani e filmografia allegata degli attori preferiti su IMDB, tu ammiri Via col Vento, io lo reputo responsabile della mia insofferenza verso i finali aperti ché mamma mia, 4 ore di bizze di Rossella O ' Hara non si augurano nemmeno al tuo peggior nemico. 
Nonostante tutto, però, qualcosa in comune ce lo abbiamo: l'essere miopi, ad esempio, oppure il trovarci in situazioni assurde in cui, spesso, ci cacciamo da soli o, ancora, il far parte di un gruppo di nerd che, nel mio caso, non si rassegna al mio mancato recupero di Star Wars, dei cinecomic Marvel e DC e de Il signore degli anelli; amici che cercano di trascinarmi ai Comcs della zona, impegnandomi in giochi di società di cui, puntualmente, finisco per dimenticare le regole. Altra caratteristica comune tra te e me, Dante, è l'essere predisposti ai fraintendimenti, tu perché sei, in massima parte prevenuto, ed io, perché traviata da sovrastrutture mentali che crollano, spesse volte, come castelli di carte lasciandomi con un palmo di naso, amante di un'opinione traditrice a causa di fondamenta caducate in partenza da presupposti errati.
Capita, a volte, di sbagliare;tuttavia, lo so, è importante accorgersene e chiedere scusa prima che sia troppo tardi per riparare. Perché sì, domani è un altro giorno ma, talvolta, bisogna agire subito, ché infischiarsene non è una soluzione.
Buona vita e buon viaggio, dunque, Dante, che sia in Pennsylvania o in Papuasia, da solo o in compagnia di un'estranea il cui passo, nonostante tutto, è in  sincrono perfetto con il tuo, che sia durante un ballo al supermercato oppure mentre ordini un caffè al bar, dimenticando fatalmente di pagare; a proposito, Dante, un'altra volta proverei con un Earl Grey al bergamotto, magari con un goccio di latte ché il caffè, come Carducci e moltissime altre cose in questo mondo secondo il mio modesto parere, è sopravvalutato.
Vai, corri a spiccare il volo per il viaggio della tua vita, a scrivere il gran finale promesso da un regalo dimenticato sotto l'albero di Natale o a vergare parole nuove  su una pagina bianca, in attesa di tutte le parole che puoi; sebbene qualcuno affermi che dipende dai punti di vista, sei tu a decidere, sai. 
“Vien dietro a me, e lascia dir le genti:
sta come torre ferma, che non crolla
già mai la cima per soffiar di venti.”

Commenti

  1. Cara Cecilia,
    una recensione originale e personalissima. Quanto al libro temo di essere fuori tempo massimo, ma mi sono divertita a leggerti.
    un caro saluto da Lea

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    1. Ciao Lea, a dire il vero non saprei se consigliartelo o meno; è uno YA, quindi magari potresti unire l'utile e il dilettevole ordinandolo per la sezione ragazzi della biblioteca e, poi, buttandoci un occhio anche tu. Ci aggiorniamo ;)

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  2. Che bel post! Però con Dante, fortunatamente, sono entrato subito in sintonia. E non penso che la nostra Lea sia fuori tempo massimo: Bianca ha la sua età, il suo peso come autrice, anche se non si vede. :)

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    1. Grazie Michele, fortunato te ad esser entrato subito in sintonia con Dante, io proprio non l'ho retto per metà del tempo; in fondo è un bravo ragazzo ma, se fosse stato un mio amico in carne ed ossa quattro cosette gliele avrei spiegate per tempo.

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  3. Che carinaaaa *.* L'ho letto da pochissimo e mi è piaciuto veramente tanto, Dante l'avrei preso a schiaffoni spesso e volentieri, si salva per un paio di cosette e per il suo amore per Via col vento, ihihih :3

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    1. Su Via col vento ci sarebbe molto da dire: il libro l'ho riletto più volte nonostante la mole, dopo la visione traumatica del film. Mi consola sapere che il finale aperto è stato quasi incidentale: la Mitchell, infatti, avrebbe voluto scrivere un sequel ma, purtroppo, non ha fatto in tempo perché investita da un tassista ubriaco. Un dramma su tutta la linea!

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  4. ormai sono mesi che ho comprato il libro ed è ancora li a stazionare sul mio tavolino dei libri da leggere. mi deciderò prima o poi a farlo, fosse solo per entrare in sintonia anche con la tua bellissima lettera :D

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  5. Carinissima la lettere:) Nonostante a me piaccia, e pure parecchio, la Marconero, questo libro proprio non mi è andato giù, e tutto proprio a causa di Dante! Credo che un giorno lo riprenderò in mano (non l'ho neanche finito, che vergogna!), ma per ora mi dedico ad altro:)

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    1. Se Annamaria - fatti avanti, su - non mi avesse convinta, sarei nella tua stessa situazione. Magari riprova in un momento più adatto. :)

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  6. sai che mi ispira? Anche se forse è un po' troppo pesante per i miei gusti...

    Comunque mi è piaciuta troppo la tua presentazione, mi sono aggiunta ai lettori fissi del tuo blog!
    Un bacio, Luisa

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    1. E' uno YA, non dovrebbe essere "pesante", certo dipende dal rapporto che si viene a creare con i personaggi e il protagonista in particolare, del tutto soggettivo. Ciao Luisa, e benvenuta :)

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  7. Sono davvero morta dal ridere! Ho trovato questa recensione/lettera molto carina, acuta, frizzante e personale. Ho riso parecchio e mi sono fatta una vaga idea del tenore del libro. Sinceramente non mi incuriosisce molto, ma magari in un futuro, chissà, mi capiterà tra le mani. In fondo, chi può dirlo? E anche se non lo rivedrò mai più, mi sono potuta godere una bellissima recensione, quindi il suo contributo all'umanità l'ha dato comunque! :D

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    1. Duille, La prima cosa bella è uno YA puro e semplice; avrebbe avuto qualche chance di piacermi di più se non fosse stato per il protagonista e qualche altra cosetta che non sto qui a ricordare. Se il genere ti va a genio, insieme a persone, cose e film un po' nerd, una possibilità potresti pure dargliela. :)

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  8. Bellissima questa recensione davvero molto personale, mi sono divertita molto a leggerla, mi hai incuriosita e complimenti per il blog mi unisco volentieri ai tuoi lettori fissi.

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