Recensione: "Tutti gli uomini di mia madre" di Kerry Hudson

Titolo: Tutti gli uomini di mia madre
Autrice: Kerry Hudson
Pagine: 327
Prezzo di copertina: 17,50 euro
Prezzo ebook: 7,99 euro
Editore: Minimum Fax

Sinossi:
Quella di Janie Ryan è un'infanzia irrequieta, trascorsa tra appartamenti sordidi e case popolari fatiscenti, tra alcol, droghe e code per il sussidio di disoccupazione al traino di una madre immatura e molto, molto instabile. Janie si rifugia nella sua collezione cenciosa di giocattoli, in dosi massicce di patatine fritte e gelati, accettando come normale routine la turbolenta vita sentimentale di una donna sempre in bilico tra depressione ed eccitazione, scontri violenti e inaspettati moti di tenerezza. Janie sembra destinata a seguirne le orme ma, nata e cresciuta per combattere, forse è pronta a riscrivere la propria storia. In "Tutti gli uomini di mia madre", il suo coinvolgente romanzo d'esordio, Kerry Hudson disegna in modo vivido un racconto agrodolce, di sopravvivenza e di apprendimento, in cui il fascino del passato e la voglia di disegnare un futuro diverso si intrecciano in una continua lotta per la vita.



Non conoscevo Kerry Hudson finché, questa estate, il suo nome non mi è balzato agli occhi tra quelli in lizza per il Premio Strega Europeo; pur essendo nota la mia insofferenza, in massima parte, per i romanzi da Premio, le sinossi accennanti a periferie esistenziali e vite turbolente mi intrigavano così, appena possibile, ho dato un'occhiata. Pur volendo iniziare da Sete, titolo in concorso per l'ambito riconoscimento comunitario, per motivi vari ho avuto per primo tra le mani Tutti gli uomini di mia madre.
Io smisi di piangere, le regalai un altro sorriso stordito e scorreggioso e capii per la prima volta che lei era mia mamma e che da quella sera in poi saremmo state io e lei contro il resto del mondo.
La voce narrante è Janie Ryan che, sin dal primo vagito, racconta con schiettezza la vita turbolenta di una ragazza madre che lotta disperatamente per la sopravvivenza. Case occupate in quartieri malfamati, uomini sbagliati - menefreghisti, spacciatori, spiantati - alcol, droga segneranno inevitabilmente la vita delle donne Ryan fino ad un finale aperto alla speranza di cambiamento eppure disincantato.
Kerry Hudson, nel proprio romanzo d'esordio, non ha peli sulla lingua nel descrivere le sfaccettature oscure, il male di vivere, i Vinti che, però, non sembrano arrendersi; il risultato non convince appieno, tuttavia segnala un talento considerevole e probabilmente, stando alla rosa dei nomi ritenuti meritevoli di vittoria, accresciuto nel tempo.
Esiste il mondo là fuori ed esiste qui dentro, capisci, Janie? E qui dentro, Janie, tu puoi essere te stessa senza alcun pericolo. Invece fuori devi avere il pugno di ferro. Il pugno di ferro in un guanto di velluto.

Commenti

  1. M'ispirava più l'altro dell'autrice, ma anche questo non scherza... :)

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    1. Idem. Questo è notevole per essere un romanzo d'esordio eppure non mi ha convinta fino in fondo, sembra non decollare. Per "Sete", chissà, ho comunque buone sensazioni.

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  2. la trama sembra particolarmente interessante, però il tuo commento precedente sul fatto che non decolli mi fa un po' storcere il naso.
    nel frattempo mi è arrivato il mondo di Belle :)

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    1. Mi è piaciuto con riserva, Chicca. Sono curiosissima di conoscere le tue impressioni sul Mondo di Belle :)

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  3. Sono ancora indecisa su quale leggere.. Questo mi ispirava abbastanza, ma forse Sete è meglio come inizio.. mah, vedremo!

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    1. Sete è in lista, forse avrei fatto meglio ad iniziare da lì ma non lo sapremo mai. Quel che è fatto, è fatto!

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  4. E' un tipo di libro che leggevo con piacere da giovane, mentre ora faccio più fatica. Nonostante io non ami i romanzi di pura evasione ho bisogno di ritrovarmi in storie che mi turbano solo in modo formale e non fisico. Stessa cosa per i film.
    Magari più avanti mi torna il coraggio. ;-)
    Lea

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    1. Capisco Lea, non è una lettura facile. Più avanti, se te la sentirai... :)

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  5. Ah la Minimumfax che soddisfazioni!
    Io ho ottimo rapporto con i premi in effetti, quindi segno questo titolo che mi sembra originale ve anche l'altro che hai citato!

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    1. Già, è una di quelle case editrici di cui, una volta scoperte, vorresti acquistare gran parte delle pubblicazioni.

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