Il post: "Le risposte" di Catherine Lacey

Le risposte
Catherine Lacey
pp. 332
€17,50, €9,99
SUR

È difficile quando gente che non hai mai visto ti riconosce e sa una serie di cose su di te, disse, e io non riuscivo mai a capire se c’era una sintonia genuina o se l’altra persona era solo in sintonia con la sua idea di me o con qualcosa che voleva da me.
Ultimamente - lasso temporale variabile da qualche anno a qualche giorno - ho avuto modo di riflettere circa i social network, l’utilizzo che ne faccio, l’impostazione data, la forma di [mancata] comunicazione che ne deriva. Tra questi, ho incluso anche il blog.
Spesso, durante gli anni di blogging attivo, mi è stata rimproverata una certa freddezza di fondo, una mancata apertura al racconto della mia quotidianità al di là della veste di lettrice; ciò è stato in parte voluto, perché sono caratterialmente riservata e non mi va di spiattellare la mia vita privata su una piazza pubblica, per quanto virtuale possa essere, in parte inconscio, perché ho aperto il blog con l’intenzione di comunicare la mia passione per la lettura e non credevo fosse necessario condividere più di questo, magari costruire un personaggio che mostrasse solo la parte migliore, forse, di me, ad utenti della rete con cui sarei inevitabilmente entrata in contatto. Attualmente sono ancora di questo parere, non mirando ad influenzare alcunché, io che, piuttosto, tendo ad essere influenzata da moltissimi fattori al limite della lunaticità perenne.
La seconda pubblicazione di Catherine Lacey mi ha confermato in questa opinione, fornendomi inoltre svariati spunti di riflessione.
L’opera si suddivide in tre parti; la prima e la terza sono narrate in prima persona dalla protagonista, Mary, la seconda parte, invece, fa ricorso alla terza persona per raccontare nel dettaglio lo sviluppo dell’Esperimento Fidanzata - un po’ studio scientifico, un po’ farsa -, a cui Mary si sottopone per racimolare i soldi necessari a pagarsi una terapia new age - praticata da Ed, figura ambigua, a metà tra il chiropratico ed il santone - che tuttavia, sembra essere l’unico mezzo di guarigione al malessere fisico diffuso con cui Mary convive da tempo.
Da un lato il PAKing - questo il nome della suddetta pratica -, dall’altro l’EF - Esperimento Fidanzata, messo a punto da un team di ricercatori per conto di una celebrità con problemi relazionali -, la protagonista si troverà a dover far i conti con la scienza, l’empirismo ed una travagliata storia personale che l’ha resa una paria all’interno della società, tutto tramite mezzi di [mancata] comunicazione, artificiosi, invasivi, in ogni caso poco rispondenti allo scopo, che si propongono di studiare le relazioni umane ed il modo di “aggiustarle” mediante esperimenti e sedute di medicina alternativa dove il confine tra scienza, misticismo e delirio di onnipotenza si fa sempre più sottile, labile, rarefatto.
L’autrice non fornirà le risposte promesse nel titolo, bensì, come sopra, spunti di riflessioni interessanti affinché chi legge possa interrogarsi e cercarle da solo; una soluzione intellettualmente onesta che ho apprezzato molto e mi ha portata a considerare Le risposte il mio libro dell’anno. Non il libro giusto al momento giusto bensì quello di cui avevo bisogno in un momento come questo, a cui sento di non poter dare definizione certa. 
Ci sono ottimi candidati in lizza per spodestarlo ma ciò non cambia che questo libro, Le risposte di Catherine Lacey, edito da SUR, sia uno scritto valido, denso, pieno di significati multilivello, utile a guardare oltre - un po’ più in là, un po’ più in fondo, dentro e fuori da sé stessi - e perciò: leggetelo, leggetelo, leggetelo. Ne vale la pena.
Sai, io non ho mai capito cosa fare. Continuo a prendere delle decisioni e a non prenderle, a imboccare strade giuste o sbagliate che non sono mai veramente giuste o sbagliate. [...] Le persone sono cambiate. Io sono cambiata.E non ci basta così? E chi è stato a metterci dentro tutta questa paura di cambiare, se non facciamo altro che cambiare in continuazione? Perché così tante persone preferiscono dormirsela tutta, camminare nel sonno, senza sentire niente, senza aprire mai gli occhi? Non abbiamo dormito abbastanza?

Commenti

  1. Ciao :) ti ho nominata qui: https://www.ilmondodisopra.it/2018/09/conosciamoci-un-po-meglio-tag.html

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  2. Intrigante. Segno.
    Per quanto riguarda le domande che ti poni sui social, sul creare un personaggio, sullo spiattellare le proprie cose in piazza: sono domande che spesso mi pongo anche io. Divisa tra la volontà di condividere qualcosa di me e la mia naturale propensione al riserbo. Un bacio.

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  3. Anche a me sembra molto interessante. Lea

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