Recensione: "Il Circo della Notte" di Erin Morgenstern

Buongiorno a tutti readers!
Seppur con scarse doti di preveggenza, avevo profetizzato bene, queste vacanze si stanno rivelando assolutamente movimentate; liberatami, almeno per il momento, dai pranzi parentali ma non da tutti gli impegni, vi lascio le mie impressioni circa la mia ultima lettura, Il circo della notte che, nonostante tutto, ho terminato e che, prevedo nuovamente, sarà l'ultima del 2014 poiché ho intenzione di iniziare una maratona di rilettura con tutti i libri della serie di Alice Allevi di Alessia Gazzola, in vista dell'uscita del nuovo romanzo a fine Gennaio.
Voi come avete trascorso le feste?
Un abbraccio!
Cecilia

Titolo: Il circo della notte
Autrice: Erin Morgenstern
Pagine: 460
Prezzo di copertina: 18,50 euro
Editore: Rizzoli

Sinossi:
Londra, 1886: il circo compare all'improvviso, senza annunci. Gli spettacoli cominciano al calar della notte e finiscono all'alba, quando il cancello chiude i battenti e i tendoni bianchi e neri spariscono alla vista. È "Le Cirque des Rêves", il circo dei sogni, il luogo dove realtà e immaginazione si fondono e la mente umana dispiega l'infinito ventaglio delle sue potenzialità, seguito da un esercito di appassionati disposti a tutto per vedere le sue straordinarie attrazioni: acrobati volanti, contorsioniste, l'albero dei desideri, il giardino di ghiaccio... Ma dietro le quinte due maghi, da sempre rivali, si sfidano per il tramite di due giovani allievi scelti e addestrati al solo scopo di stupire e umiliare l'avversario. Contro ogni regola e ogni aspettativa i due giovani, Celia e Marco si scoprono attratti l'uno dall'altra: il loro amore è una corrente di elettricità più forte di qualsiasi magia, che minaccia di travolgere i piani dei loro maestri e di distruggere il delicato equilibrio di forze a cui il circo deve la sua stessa esistenza.



Le Cirque des Reves, il Circo dei Sogni, regalati dal crepuscolo all'alba a spettatori ingenui e sprovveduti; come me, ad esempio, che ho trovato il biglietto d'ingresso tra gli scaffali del supermercato approfittando d'un prezzo d'occasione. Molto meglio i mercatini, adesso ne ho la certezza. Sono stata sedotta dalla malìa di questa struttura sfavillante, dalle ottime referenze che si porta dietro; probabilmente avrei dovuto ridurle a brandelli con un pugnale, seguendo l'esempio del proprietario della baracca.
Che scema sono stata, proprio io che amante dei tendoni a strisce pieni di marmocchi urlanti i quali tra un palese sfoggio di banalità da parte di inquietanti figure dalla faccia bianca come il gesso ed il penoso numero di animali ridotti in schiavitù per essere antropomorfizzati si ingozzano di schifezze, non lo sono mai stata.
Tuttavia, se una lancia può essere spezzata a favore di questo strabiliante baraccone notturno, è quella di rappresentare qualcosa di più rispetto all'idea generale del circo: è un palcoscenico scintillante d'alto livello quello creato dalla penna dell'esordiente Erin Morgenstern, un puro gioco d'illusionismo.
All'inizio potrebbe essere accostato ad altri romanzi sull'argomento però, procedendo nella lettura, la differenza si fa sempre più marcata perché qui le illusioni sono parte integrante ed importantissima del duello combattuto a colpi di magia da due allievi addestrati appositamente in nome di una sfida basata interamente su una questione di principio. Anni di addestramento, tecniche sempre  più complesse, taccuini vergati con una grafia sottile intrecciata a sofisticate elaborazioni grafiche e sacrificio; mosse su una scacchiera invisibile, un campo minato di cui il misterioso circo si trova ad essere la parte tangibile. Il trucco sta nel far apparire l'artificio naturale, talmente spontaneo da sfocarne i contorni divenendo parte di un meccanismo ingestibile in un piano al di sopra di ogni cosa.
Tutti sono pedine, ed in quanto tali devono pagare un prezzo; come si giunga a questo, alla lunga preparazione degli eventi, l'autrice dedica buona parte delle pagine, descrivendo con una lentezza talvolta esasperante il processo. Il resto dell'inchiostro è sprecato nell'introdurre un crescente numero di personaggi sulla scena con l'unico fine d'essere d'aiuto nello sviluppo prevedibile, scontato, della vicenda e forse nel perfezionamento di tecniche illusionistiche che avrebbero fatto un baffo ad Houdini.
Sono tutti così bravi che è un vero sollievo vedere i confini della bizzarra arena restringersi sul margine man mano che ci si avvicina all'ultima sillaba, stilla finale di oppressivo incantamento dopo la quale si ritrova la libertà, il malvagio incantesimo ammantato dalla pesantezza gravata sugli scorsi giorni di festa va via e non tornerà più, per fortuna.
Il sogno - sarebbe più corretto scrivere l'incubo- è finito, è bene svegliarsi.

Consigliato: no
Tempo di lettura: 5 Giorni

2 Stelle e mezza

Erin Morgenstern, scrittrice e artista multimediale, vive nel Massachussetts. Il circo della notte è il suo primo romanzo.

Commenti

  1. Peccato...mi ispirava molto! Però mi fido della tua opinione,e quindi ci penserò bene prima di comprarlo. :D

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    Risposte
    1. Ti ringrazio per la fiducia :)
      Se ti capita l'occasione, come è successo a me, potresti dare un'occhiata; al momento in molte librerie è esaurito.

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