Recensione: "Il protocollo Ombra" di Kuazaki Takano

Titolo: Il protocollo ombra
Autore: Kazuaki Takano
Pagine: 574
Prezzo di copertina: 16,90 euro
Prezzo ebook: 6,99 euro
Editore Garzanti

Sinossi:
Nello Studio Ovale la luce attraversa a malapena i vetri alle spalle dell'uomo seduto alla scrivania, il capo chino. Il presidente Burns deve fronteggiare la più grave crisi nella storia degli Stati Uniti d'America. A diecimila chilometri di distanza, nel profondo della giungla congolese, un antropologo tiene per mano la causa di quella crisi. È solo un bambino. Si chiama Akili. Ha tre anni. Akili è una forma di vita evoluta con un'intelligenza di gran lunga superiore a quella dell'Homo sapiens. È il primo della sua specie e può rappresentare il futuro della razza umana. Ma rischia di essere l'ultimo. Le capacità di analisi della sua mente gli permettono di decifrare ogni protocollo di comunicazione, di prevedere ogni operazione militare, di vanificare qualsiasi strategia. Per questo è un pericolo, e deve essere eliminato. La delicata missione, nome in codice "Nemesis", viene affidata a un team di mercenari, capeggiati dall'ex operativo delle forze speciali Jonathan Yaeger. Eppure quando quest'ultimo giunge in Congo, ed entra per la prima volta in contatto con il proprio obiettivo, capisce che forse gli ordini che ha ricevuto questa volta non devono essere eseguiti. Che quel bambino può rappresentare non un pericolo ma la speranza in un mondo migliore. E proprio da Akili può venire la cura per la rara patologia che ha colpito la persona più cara a Jonathan. Ma schierarsi in difesa di Akili è pericoloso. Perché significa inimicarsi la maggiore potenza del pianeta.


Prendete uno scrittore giapponese, un thriller scientifico e teorie del complotto circa l'esistenza di qualcosa di così evolutivamente avanzato da portare all'estinzione dell'umanità. Uniteli ed otterrete i punti salienti del Protocollo Ombra, libro che sembrava destinato a non piacermi poiché i suddetti elementi non mi sono propriamente congeniali e perché si trova ad essere composto dalla bellezza di 574 pagine, un mattoncino. Ma i mattoncini ed io andiamo d'accordo, specialmente d'estate, ergo il puntare sulla novità di un genere letterario così poco presente fra i miei soliti non è pesato più di tanto.
Narrazione impostata su tre punti di vista differenti: un mercenario che deve uccidere un bambino per salvarne un altro, uno scienziato che si trova a dover fare i conti con la figura di un padre assente che ha lasciato a lui l'onere e l'onore di una grande responsabilità, un analista freddo e disincantato che decide della vita e della morte di diverse persone; tutto ciò è completato da teorie scientifiche, psicologiche e statistiche le quali, al di là di tutto, risultano essere tra le parti più interessanti dell'opera.
La bravura nel descrivere chiaramente situazioni e personaggi, riconducibile forse alla professione di sceneggiatore cinematografico dell'autore, viene talvolta meno nella prolissità dello stile e nel disvelamento dei complessi collegamenti dell'intreccio della vicenda, non sempre lineare. 
Pur essendo stato pubblicato all'estero nel 2011, il Protocollo Ombra  tratta temi scottanti come il virus Ebola o l'ISIS, con una lucida analisi della calda questione terroristica dall'inizio della guerra in Afganistan fino ad oggi e ciò lo rende un thriller originale e di grande attualità.


Kazuaki Takano, classe 1964, è uno sceneggiatore cinematografico. Il protocollo ombra è il romanzo che l'ha consacrato a livello internazionale come erede di Michael Crichton.

Commenti

  1. Tra il giappone, la lunghezza e la fantascienza non è nemmeno il mio ideale di romanzo, però ha convinto anche te, quindi mai dire mai. Magari mi capita tra le mani. ;)

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