Recensione "Ross Poldark" di Winston Graham

Titolo: Ross Poldark
Autore: Winston Graham
Pagine: 431
Prezzo di copertina: 18,50 euro
Prezzo ebook: 9,99 euro
Editore: Sonzogno

Sinossi:
Cornovaglia, 1783. Ross Poldark, figlio di un piccolo possidente morto da poco, torna a casa, esausto e provato, dopo aver combattuto per l'esercito inglese nella Rivoluzione americana. Ora è un uomo maturo, non più l'avventato ed estroverso ragazzo che aveva dovuto abbandonare l'Inghilterra per problemi con la legge. Desidera soltanto lasciarsi il passato alle spalle e riabbracciare la sua promessa sposa, la bella Elizabeth. La sera stessa del suo arrivo, però, scopre che, anche a causa di voci che lo davano per morto, la donna sta per convolare a nozze con un altro uomo. Non solo: Nampara, la casa avita, si trova in uno stato di abbandono, cui ha contribuito anche una coppia di vecchi servi, fedeli ma ubriaconi. Devastato dalla perdita del suo grande amore, Ross decide di rimettere in sesto Nampara e di concentrarsi sugli affari che il padre ha lasciato andare a rotoli, tornando a coltivare le terre e lanciandosi nell'apertura di una nuova miniera. Viene aiutato dalla cugina Verity, dai due servi e da Demelza, una rozza ma vivace ragazzina che ha salvato da un pestaggio e che, impietosito, ha preso a lavorare con sé come sguattera. Nella terra ventosa di Cornovaglia si intrecciano i destini dei membri della famiglia Poldark, primo fra tutti il forte e affascinante Ross, ma anche della gentile Verity, di Elizabeth, tormentata da segrete preoccupazioni, e di Demelza che, diventata una bellissima donna, è determinata a conquistare il cuore dell'uomo che le ha cambiato la vita.



Dicembre è da sempre un mese pieno di scadenze; non ultime quelle di alcune serie TV seguite, in pausa oppure in chiusura di stagione. Da qui, la consapevolezza di una necessità di rinnovamento e così, consigliata da amiche telefilm addicted DOC, ho deciso di dare una chance all' adattamento televisivo di Poldark, saga storica britannica di grande successo durante gli anni '70, recentemente mandata in onda in una nuova versione BBC. Avevo delle riserve, in primis la recente ostilità sviluppatasi tra me e i format di un'ora ad episodio, che mi rendevano inquieta e, spesso, lasciavo al loro destino, in secondo luogo la regola del prima il libro, poi la trasposizione a cui, questa volta, ho fatto un'eccezione; a mia discolpa posso asserire di non aver saputo della pubblicazione italiana di Ross Poldark, primo volume della saga, fino all'anno nuovo, quando il danno era già fatto ed io irrimediabilmente appassionata alle vicende delle famiglie di Nampara e Trenwith con annessi e connessi, in quel di Cornovaglia sul finire del XVIII secolo.
La trama, degna dei migliori feuilleton della nostra rete ammiraglia, potete leggerla nella sinossi; in realtà, grazie al romanzo, risaltano maggiormente i mali dell'epoca storica della sua ambientazione: lo sfruttamento in miniera di decine di uomini, donne e bambini in condizioni inumane, l'inefficienza della giustizia che, purtroppo, non è mai stata uguale per tutti. In aggiunta alla grande accuratezza storica, elemento non da poco considerando che la saga di Poldark è opera di un quasi contemporaneo, Winston Graham, spentosi di recente ad una veneranda età, uno stile scorrevole ed una buona caratterizzazione dei personaggi, permettono di calarsi nella vicenda ed entrare in empatia con i personaggi quasi quanto accade grazie alla trasposizione sul piccolo schermo.
Infatti l'eccezione alla regola di cui sopra per cui la serie TV ha avuto la precedenza sul romanzo, ha fatto da incentivo all'impazienza nutrita al riguardo perché, essendo basata sui primi due libri della saga, ha permesso il disvelamento di una parte di eventi che, letterariamente parlando, accadranno nel secondo libro della saga, Demelza, di cui auspico una pubblicazione in tempi rapidi. Il resto lo hanno fatto il fascino di Aidan Turner, la dolcezza di Eleanor Tomlinson che rossa ha una marcia in più, le meravigliose ambientazioni della Cornovaglia, già set per l'altrettanto meraviglioso e straziante Espiazione di Wright, ed uno spoiler beccato inavvertitamente su Wikipedia circa la seconda stagione della serie, probabilmente in onda da Settembre in UK.
Durante l'attesa, dunque, non posso che consigliarvi caldamente entrambi, libri e serie, per scaldare gli animi, raffreddandoli poi nella brezza marina di una Scozia algida e magnifica che vale sempre la pena.

Commenti

  1. Uhhh, come è possibile che non lo conosca? Me lo segno subito perchè è proprio il libro che fa per me.
    Grazieeeee
    Lea

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    1. Grazie a te, Lea. Merita davvero, come la serie TV. ;)

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    2. Per quanto riguarda la serie sono un po' "impedita" nel cercarla in rete. Se me la trovo davanti in prima serata allora ok, altrimenti...
      Mi manca laeffe (il canale ora non più in chiaro)!!!!!
      Ciao da lea

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    3. Ti capisco, anch'io sono in lutto da quando è passato a Sky e ho quasi abolito la TV. Un abbraccio!

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  2. Ciao Cecilia!
    Ti avevo messa come "vicino" su Anobii e sono appunto corsa qui per vedere se avevi recensito questo libro... Che voglio assolutamente leggere!
    Ho visto che hai anche letto quello di Salvatore Basile, l'ho preso al Salone del Libro ed è lì che mi aspetta!

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    1. Te li consiglio entrambi, a me sono piaciuti molto. Ciao e buone letture!

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