La mia Marina di Libri, edizione 2016

Ho marcato l'ennesima assenza al Salone di Torino, disertato volontariamente la ressa claustrofobica annuale dell' Etnacomics ma a Una marina di libri non volevo mancare anche se, fino alla partenza, la presenza è stata incerta.
Che i miei resoconti non siano spassosi come quelli della Libridinosa è fuor di dubbio, tuttavia ci tenevo a condividere la contentezza di un pomeriggio meraviglioso.







Sabato 11 Giugno 2016, sono stata a Una marina di libri, festival dell'editoria indipendente svoltosi a Palermo dal 9 al 12 Giugno, giunto alla settima edizione. L'esperienza positiva dello scorso anno , quando avevo avuto modo di assistere ad un interessante incontro con Andrea Camilleri moderato da Antonio Manzini - Sellerio è una delle case editrici ideatrici della manifestazione-, è stata riconfermata perché, per quanto mi riguarda, è stata dimostrata la stessa serietà, efficienza e qualità; un significativo incentivo è stato apportato dal cambio di location: infatti il festival, lasciando la Galleria d'Arte Moderna che l'ha ospitato nel 2015, si è trasferito all'Orto Botanico, guadagnandone in larghezza, libri e natura, derivati e materia prima riuniti per una suggestività speciale.
Una volta varcato l'ingresso - gratuito -  ed essermi guardata attorno grazie alle mappe disseminate lungo il percorso e l'opuscolo informativo contenente il programma, ho fatto un primo giro fra gli stand - di cui suggerirei l'inserimento di una legenda con l'esatta dislocazione nominale di ciascuna CE all'interno della brochure - avendo il piacere di fare la conoscenza di Fabrizio Piazza, proprietario della Libreria Modusvivendi  e dello staff nelle persone delle gentilissime Daniela e Laura, che si occupavano degli spazi Fazi ed NN editore dove, seguendo i consigli de La lettrice rampante , ho acquistato Sembrava una felicità e Le cose che restano di Jenny Offill e Benedizione di Kent Haruf.
Sono poi passata da Iperborea dove, comprando due titoli del catalogo, veniva regalata una sacca di tela con il logo; ho ceduto, dunque, portando a casa Una moglie giovane e bella  di Tommy Wieringa, messo in Lista Desideri in seguito a recensioni entusiastiche post Salone, e I pesci non hanno gambe di Jon Kalmann Stefansson, primo volume di una saga familiare islandese, più I ricordi mi guardano di Tomas Trastromer, regalatomi dall'addetta alle vendite.
Alternando il vagabondaggio tra i banchetti a quello tra i sentieri, sono finita davanti a Minimum Fax  dove, incuriosita dalla sinossi e dalla fama dell'autrice, ho preso La ragazza dalle gonne in fiamme  di Aimee Bender. Stavo per prendere pure Il delitto del conte di Neville da Voland, adiacente a Minimum Fax, però si vede che non era destino nonostante l'appetibile promozione fiera sulle opere della Nothomb; perdonami Amelie, sarà per la prossima volta.
Tra le scoperte più interessanti della fiera, segnalo le edizioni Keller, di cui ho fatto mio Wilderness di Lance Weller, ambientato durante la Guerra di Secessione statunitense, Angelo Mazzotta editore da cui ho appreso la lieta notizia del ritorno in libreria  con Isola Emozione di Marilena Monti , persona - prima che autrice - di gran cuore e anima. Anche Giulio Perrone editore è stata una scoperta edificante, grazie a cui ho potuto trovare un volume sulla scomparsa della Christie e realizzare il sogno di andare in giro con una maglietta che testimoni il mio essere una #bookpusher.
Infine una capatina da Sellerio, tappa obbligatoria, mi ha permesso di spuntare dalla WL altri due titoli bramati ovvero Pista nera di Antonio Manzini, prima indagine di Rocco Schiavone che presto approderà sul piccolo schermo impersonato da Marco Giallini, e La lettrice scomparsa di Fabio Stassi, autore di cui, finora, non ho mai letto nulla.
Il bottino di Marina di Libri 2016

Dirigendomi verso l'uscita, scorgo una persona apparentemente familiare e, scrutandola meglio, la riconosco come Annamaria Raneli, alias Annie Caffeine de La tana di una booklover, seguita da qualche tempo su Instagram.
Lei era in fila per la presentazione di Malvaldi di cui, mi ha riferito, sua madre è sostenitrice appassionata, essendo affezionata ai vecchietti del BarLume.


Successivamente a riconoscimento, convenevoli, esternazione d'entusiasmo per la fortunata coincidenza che ha fatto sì ci incontrassimo ed una foto ricordo per celebrare l'evento, ci siamo salutate ed io, ricongiunta ai miei genitori che hanno fatto i salti mortali  gentilmente acconsentito ad accompagnarmi, ho ripreso la strada di casa. 

L'appuntamento è quindi per il 2017, si spera, auspicando un'altra bella edizione di una manifestazione culturale assolutamente imperdibile per gli amanti della lettura. Ad maiora!

Commenti

  1. Che bella esperienza Cecilia!!!! E quanti bei libri (almeno Manzini e Haruf li abbiamo ambedue sul comodino).
    Ma il prossimo anno a Torino ci vieni?
    Io e Stefi ci stiamo facendo un pensierino.
    un saluto da Lea

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ieri ho iniziato Haruf, e Manzini è tra i prossimi quindi non vedo l'ora di leggerti. Io il pensierino ce lo faccio ogni anno, è la messa in pratica che mi frega. Ciao!

      Elimina
    2. Immagino! Non è esattamente dietro l'angolo per te (e neanche per me e Stefi).
      Manzini l'ho finito e devo iniziare Haruf! Direi che siamo messe al contrario ;-)
      Ciao da lea

      Elimina
    3. Esatto. Ho buone sensazioni su entrambi gli autori, speriamo bene :)

      Elimina
  2. Salve! Io di spassoso ho le tette che vanno in giro autonomamente! Dovresti provare, sai?! Rende tutto più divertente!
    Per la cronaca: il prossimo salone del libro non ammette defezioni!

    RispondiElimina
  3. Eccomi qui, il mio commento al tuo post non poteva certo mancare!
    Sono felice di averti conosciuta e di aver scambiato due chiacchiere con te, sei stata molto carina!
    E sono felice soprattutto che la fiera ti sia piaciuto e che tu abbia potuto fare tanti acquisti - senza dubbio sono la parte migliore xD
    A presto!

    RispondiElimina

Posta un commento

I commenti sono fondamentali per lo scambio di opinioni e la crescita culturale di ogni persona che passa da questa Sala; dunque, se vorrai lasciarne uno, saremo ben felici di sapere quale sia il tuo pensiero :)

Grazie.