Di pause e grandi ritorni: Antonio Manzini a Taobuk e la Lettrice Inquieta nella Sala
Buongiorno a tutti! Oggi termina ufficialmente la pausa del blog; a proposito, l'unica giustificazione che mi sento d'addurre è che non era in programma, però ne ho avuto bisogno.
Alcune cose cambieranno o sono già cambiate - vedi grafica, di nuovo, sì -, altre no: come dice la Lettrice quasi perfetta Lea, recensire un libro è un investimento emotivo e , appunto, talvolta mi capita d'incappare in testi che non ne valgono la pena, quindi ho deciso che non ne parlerò; d'altronde come si può parlare di qualcosa su cui non si ha, in definitiva, nulla da dire?
Si avrebbero soltanto conseguenze negative e voglio evitarlo.
Alcune cose cambieranno o sono già cambiate - vedi grafica, di nuovo, sì -, altre no: come dice la Lettrice quasi perfetta Lea, recensire un libro è un investimento emotivo e , appunto, talvolta mi capita d'incappare in testi che non ne valgono la pena, quindi ho deciso che non ne parlerò; d'altronde come si può parlare di qualcosa su cui non si ha, in definitiva, nulla da dire?
Si avrebbero soltanto conseguenze negative e voglio evitarlo.
Essere blogger non è un dovere bensì un piacere, per me, e cercherò, d'ora in avanti, di ricordarmelo più spesso.
Faccio un ritorno in grande stile, perché oggi vi parlo della presentazione taorminese di 7-7-2007 di Antonio Manzini. In verità, la mia partecipazione all'evento è stata in forse sino all'ultimo ma il 15 Settembre alle 18 sono riuscita ad essere presente all'Archivio Storico di Taormina dove, nel corso della manifestazione TAOBUK - Taormina International Book Festival, Antonio Manzini è intervenuto e, durante un incontro moderato da Francesco Musolino, ha disquisito con brio e molto naturalezza su Rocco Schiavone, sul proprio rapporto con Roma ed il suo maestro, Andrea Camilleri.
Potrei dilungarmi molto, perché è stata un'ora decisamente piacevole, tuttavia preferisco,
per semplicità e chiarezza, fissare i punti salienti emersi durante l'evento:
Faccio un ritorno in grande stile, perché oggi vi parlo della presentazione taorminese di 7-7-2007 di Antonio Manzini. In verità, la mia partecipazione all'evento è stata in forse sino all'ultimo ma il 15 Settembre alle 18 sono riuscita ad essere presente all'Archivio Storico di Taormina dove, nel corso della manifestazione TAOBUK - Taormina International Book Festival, Antonio Manzini è intervenuto e, durante un incontro moderato da Francesco Musolino, ha disquisito con brio e molto naturalezza su Rocco Schiavone, sul proprio rapporto con Roma ed il suo maestro, Andrea Camilleri.
Potrei dilungarmi molto, perché è stata un'ora decisamente piacevole, tuttavia preferisco,
per semplicità e chiarezza, fissare i punti salienti emersi durante l'evento:
- La nascita del personaggio di Rocco è stata frutto di un caso eppure la gestazione si è protratta per oltre nove mesi. Un vero parto secondo Manzini, che non pensava nemmeno ad una figura seriale come invece, è divenuta in seguito. La scelta del nome, tuttavia, ha richiesto meno impegno: Rocco infatti, è il nome che il padre dell'autore aveva caldeggiato inizialmente per il figlio, cedendo successivamente alla contrarietà della moglie, per fortuna, a detta di Manzini stesso.
- La stesura di 7-7- 2007, ovvero di un prequel che raccontasse degli eventi precedenti al trasferimento ad Aosta, non era in programma. L'idea è venuta successivamente quando, parlando con un fan della serie al Festival di Mantova, Manzini ha capito che era importante ai fini della storia stessa nonché un segno di rispetto verso i lettori. "Non c'è azione peggiore del tradimento del lettore da parte di uno scrittore", ha affermato l'autore. Tradimento inteso come incoerenza narrativa con il personaggio o la situazione rappresentata all'interno di un romanzo. "A quel punto, il lettore ha ben ragione di chiudere il libro e smettere di seguire la serie e l'autore", ha proseguito. Inoltre non ama le descrizioni di ricette nei testi di narrativa.
- La data di inizio stesura di un nuovo capitolo della serie è sconosciuta. Al momento, Manzini è impegnato in altro: il 20 Ottobre uscirà per Chiarelettere Orfani Bianchi, un romanzo con protagonista una donna rumena che lascia il proprio Paese per venire a lavorare in Italia. (QUI)
- Per quanto riguarda la trasposizione sul piccolo schermo, Novembre è una data approssimativa. Manzini si è dichiarato molto contento della scelta di Marco Giallini nei panni del protagonista e del prodotto venuto fuori; ha infatti visto in anteprima due puntate. "Sembra un prodotto estero, non la classica fiction Rai" , ha continuato. 100 minuti a puntata, cast con nomi di rilievo, Michele Soavi alla regia e Rai 2 come canale di messa in onda, la serie non comprenderà gli eventi narrati nel capitolo della serie pubblicato a Luglio. "Marina se n'è andata. Non tornerà".
Al termine dell'incontro, Manzini si è soffermato brevemente a chiacchierare con i presenti durante un firmacopie. E' stato davvero simpatico e disponibile.
Per quanto mi riguarda, incrocio le dita per lo sbarco in TV di Rocco, impegnandomi a recuperare la bibliografia pregressa e futura dell'autore che, oltre ad essere uno scrittore versatile, si è dimostrato essere una persona umile ed in gamba, qualità rare di questi tempi.
QUI , QUI e QUI le mie impressioni su i primi quattro volumi della serie di Rocco Schiavone, alcuni letti in coppia ché il vicequestore più burbero d'Italia crea dipendenza al pari di una droga.
Buone letture inquiete, a presto!
Cecilia
Cara Cecilia,
RispondiEliminaprima di tutto, bentornata nella blogosfera! Sono felice di rivederti qui nel tuo angolino. E sono felicissima che tu sia riuscita ad incontrare Manzini!
Mi appunto anche tutte le novità sulla fiction, che fino ad ora ho trovato online a spizzichi e bocconi :)
A presto!
Ciao Annie, grazie mille e buona lettura! ;)
EliminaCome sono felice che tu sia tornata e con un post tanto bello poi!!!!! Mi sono letteralmente bevuta le notizie sul mio(tuo, nostro, vostro???) Rocco e sul suo autore. Non mi farò di sicuro scappare il nuovo romanzo e ho intenzione di recuperare anche quello che precede la serie di Schiavone.
RispondiEliminaChe dire ancora? Grazie della citazione e continua ad investire emotivamente solo su quello che merita tale sforzo. ;-)
un caro saluto da Lea
Rocco patrimonio dell'umanità. :D
EliminaDovrei assumerti come motivatrice personale, Lea. ;)
bentrovata Cecilia!!! e che rientro col botto. grazie a te ho conosciuto Rocco e Antonio e sono davvero felice di leggere questo tuo resoconto, riesco a figurarmi meglio Manzini come autore e come uomo. come sai sono a quota 2 libri con protagonista rocco e non vedo l'ora che arrivi anche il terzo. a presto
RispondiEliminaChicca
Grazie Chicca, è sempre un piacere :) . Manzini è davvero una bella persona, oltre la validità della sua scrittura. Hai ancora qualche capitolo da recuperare, beata te (il mio preferito è Era di maggio); io sto centellinando 7-7- 2007 perché, a quanto pare, l'attesa per il prossimo capitolo sarà lunga.
EliminaA presto!
Bentornata Cecilia!!!
RispondiEliminaAllora sto leggendo Rocco in questi giorni, procedo a rilento ma procedo. Ora, a parte che adoro già il personaggio, ho trovato davvero interessante leggere il tuo resoconto e scoprire che 7-7-2007 è un prequel che metterebbe in chiaro un po' di dubbi e perplessità che già mi sono sorti :) La scelta dell'attore pare azzeccata anche a me, devo però recuperare il più possibile prima della fiction in modo tale che non mi venga svelato molto :)
Ciao Anna! I dubbi e le perplessità su Schiavone vanno via man mano che procedi nella lettura, tranquilla, imparerai a capire e conoscere Rocco piano piano. Il 7-7-2007 è una data fondamentale per la sua vita perché riguarda appunto Marina e le cause della sua scomparsa e, sebbene non sia ancora arrivata alle battute finali, credo che proprio alla fine verrà chiarito tutto.
EliminaPer quanto riguarda la fiction, una data di messa in onda certa non c'è ancora, Novembre è approssimativa, quindi un po' di tempo per recuperare dovresti averlo ;)
Sono decisamente d'accordo con l'introduzione. Dovremmo ricordarcelo sì, che essere book blogger non è un lavoro.
RispondiEliminaIo ho imparato, ho eliminato le ansie, tutte, anche quelle da prestazione, le preoccupazioni, la ricerca della perfezione che non arriva mai, la tensione durante la lettura...brrr...se ci penso sto male. Per questo devo ringraziare le mie amiche, L'Annusalibri, La Libropatica e L'Incantatrice dei libri, le adoro tutte!
Ora vivo tutto come mi va, se mi va, ed è bello, bellissimo così!!!
Ho i miei tempi, me li prendo e al diavolo tutti quelli che si credono Dio e dettano legge cercando (invano) di imporre agli altri delle regole che NON ESISTONO!!!!!!
Fantastico il tuo incontro e che invidia una fotina strafighetta con Manzini ;-) A presto cara e avanti tutta bacio.
Grazie Cuore, la pausa lunga è servita anche a questo.
EliminaPiù che "fotina strafighetta" è stato un selfie improvvisato e penso si intuisca da molti fattori ma va bene, resta un bel ricordo del momento e della persona. A presto, grazie :)