Post: Vorrei dire tante cose ma non so da dove iniziare

 








Vorrei dire tante cose ma non so da dove iniziare.

Quando ho cominciato a ritenere possibile di tornare a scrivere su questo blog, questo post in particolare, pensavo di aprire con una citazione di Joan Didion, tratta da L’anno del pensiero magico:

Nei momenti difficili, mi era stato

insegnato

fin dall'infanzia,

leggi, impara, datti

da fare, rivolgiti

alla letteratura.

Poi ho cambiato idea, ho deciso di essere onesta fino in fondo perché quel libro lì non l’ho ancora letto, non è il suo momento anche se per un po’ ho creduto di sì.

E quindi Coez.

Passare dall’una all’altro, penso mentre scrivo, dà anche la misura di quanto io sia cambiata come lettrice - di opere letterarie, certo, ma anche di realtà - rispetto a undici anni fa, quando ho aperto questo blog, a sei anni fa, quando ho smesso di aggiornarlo con costanza.

È naturale, fisiologico, nulla di nuovo sotto il sole, ecco.

Ma questo preambolo serve per annunciare un cambiamento anche nel mio modo di intendere la comunicazione online, social e non.

Non recensirò libri, nel modo in cui lo facevo prima.

Non sono la stessa persona, Internet e i blog non sono più gli stessi portali di condivisione e fruizione di contenuti, quindi mi sembra inutile prenderci in giro.

Scriverò, di tanto in tanto, post tematici su questioni che riterrò degne di interesse.

Uno dei motivi che mi hanno spinta a non aggiornare più questa sorta di diario virtuale di lettura è stata infatti l’impressione di non aver più nulla da dire in un modo che facesse la differenza per qualcuno, in primis per me stessa.

Ma conta davvero, oggi, essere dirimenti?

Non lo so.

Forse a volte basta esistere, cercare di fare del proprio meglio per essere in pace con sé stessi e prendere la vita con leggerezza, intesa in senso Calviniano (leggerezza, non superficialità).

Da qui, la voglia di tornare a scrivere (anche) qui.

Perché, nonostante tutto, in questi anni non ho mai smesso.

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.

È il postulato fondamentale di Lavoisier alla base di parecchie teorie e leggi fisiche, chimiche e filosofiche. 

Ma è anche una citazione della prima storia a cui sia mai riuscita a mettere un punto definitivo.

Perché la passione per le storie degli altri mi ha portata a scriverne anche di mie. Questa e un altro paio si trovano disponibili gratis, firmate con uno pseudonimo, su Wattpad, piattaforma social di lettura e scrittura sotto le luci della ribalta perché molti fenomeni editoriali del momento sono partiti da lì, ma che io bazzicavo da tempi non sospetti, in prima battuta come lettrice, e che mi ha portata poi, per estensione e completezza, a conoscere e indagare anche il settore del selfpublishing. 

Durante il lockdown, infatti, grazie alle iniziative di solidarietà digitale, ho scoperto delle vere e proprie chicche letterarie e autrici altrettanto preziose, di cui ho parlato spesso anche su Instagram, che hanno sfatato i pregiudizi su questa modalità di proposta editoriale, alternativa a quella tradizionale.

Argomenti su cui riflettere e dibattere, quindi, ce ne sono.

Chissà se ritornerà anche tutto il resto.

Un abbraccio e buone letture, sempre 

dalla vostra Lettrice Inquieta (anche se un po’ naif, adesso)


Cecilia

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