Recensione Filmica: "Angel - La vita, il romanzo" (2007) di Francois Ozon
Titolo: Angel, la vita il romanzo
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Grann Bretagna, Francia, Belgio
Anno: 2007
Durata: 134 minuti
Genere: drammatico
Regia: Francois Ozon
Soggetto: Elizabeth Taylor
Sceneggiatura: Francois Ozon, Martin Crimp
Distribuzione: Teodora Film
Fotografia: Dennis Lenoir
Montaggio: Muriel Breton
Musiche: Philippe Rombi
Angel, la vita, il romanzo è la trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo ed è ispirato alla vita di Marie Corelli, scrittrice e poetessa inglese. Avevo alte aspettative, derivate dalla piacevolezza del romanzo e dalla presenza nel cast di attori del calibro di Romola Garai, Micheal Fassbender e Charlotte Rampling.
E, fortunatamente queste non sono state deluse.
Ho trovato la pellicola abbastanza fedele al romanzo.
Il fascino di Angel sta proprio nel fatto che, nonostante sia priva di qualità e di astuzia, così piena di sé e presa dalla proprie fantasticherie, riesce a ritagliarsi un ruolo e a raggiungere tutti i suoi obiettivi, non perché se lo meriti ma perché la Fortuna le dà una mano straordinaria.
Come dice lei stessa in una scena del film:
Tutti mi dicevano che i miei sogni erano bugie, perché esprimevo ad alta voce cose che avrei dovuto tenere segrete; ma io volevo soltanto che si avverassero. Desiderare e desiderare e desiderare fino a farle avverare.
Durante l'ascesa al successo, Angel incontrerà le persone della sua vita: l'editore Theo Gilbright, l'appassionata amica, confidente, governante ed infine cognata Nora Howe Nevinson e lo scapestrato Esmé, fratello di Nora.
Tutti saranno fondamentali, vivranno all'ombra di Angel, per tutta la vita isolata nel mondo creato da sé stessa dove le illusioni effimere di fama e successo le fanno credere di poter acquistare tutto: Paradise House, sua dimora dei sogni e l'amore di Esmé.

Ma la patina di meraviglia scompare e la vita da sogno di Angel,
che sembra avere tutto, cozza contro i venti di guerra che soffiano
in Europa.
Per quanto si sforzi di lasciare tutto com'è, i tempi stanno cambiando e la Prima Guerra Mondiale segnerà duramente e definitivamente Angel, la sua vita, il suo mondo e la sua fama, costringendola a fare i conti con la realtà che si è sempre rifiutata di vedere.
L'unico appunto che sento di dover fare è la scenografia, specie dei luoghi; infatti la ricostruzione in set cinematografici è piuttosto palese e, a volte, l'effetto scenico complessivo è disturbante per lo spettatore.
Da segnalare l'intensa interpretazione di Romola Garai, la quale non smentisce la propria bravura e quella altrettanto buona di Sally Russell che, nei panni di Nora, ha saputo costituire una buona spalla per la protagonista.
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Grann Bretagna, Francia, Belgio
Anno: 2007
Durata: 134 minuti
Genere: drammatico
Regia: Francois Ozon
Soggetto: Elizabeth Taylor
Sceneggiatura: Francois Ozon, Martin Crimp
Distribuzione: Teodora Film
Fotografia: Dennis Lenoir
Montaggio: Muriel Breton
Musiche: Philippe Rombi
Angel, la vita, il romanzo è la trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo ed è ispirato alla vita di Marie Corelli, scrittrice e poetessa inglese. Avevo alte aspettative, derivate dalla piacevolezza del romanzo e dalla presenza nel cast di attori del calibro di Romola Garai, Micheal Fassbender e Charlotte Rampling.
E, fortunatamente queste non sono state deluse.
Ho trovato la pellicola abbastanza fedele al romanzo.
La Garai riesce perfettamente ad impersonare la capricciosa, volubile Angel, prima bambina viziata e presuntuosa, poi donna sempre più astratta dalla realtà.
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Come dice lei stessa in una scena del film:
Tutti mi dicevano che i miei sogni erano bugie, perché esprimevo ad alta voce cose che avrei dovuto tenere segrete; ma io volevo soltanto che si avverassero. Desiderare e desiderare e desiderare fino a farle avverare.
Durante l'ascesa al successo, Angel incontrerà le persone della sua vita: l'editore Theo Gilbright, l'appassionata amica, confidente, governante ed infine cognata Nora Howe Nevinson e lo scapestrato Esmé, fratello di Nora.
Tutti saranno fondamentali, vivranno all'ombra di Angel, per tutta la vita isolata nel mondo creato da sé stessa dove le illusioni effimere di fama e successo le fanno credere di poter acquistare tutto: Paradise House, sua dimora dei sogni e l'amore di Esmé.

Ma la patina di meraviglia scompare e la vita da sogno di Angel,
che sembra avere tutto, cozza contro i venti di guerra che soffiano
in Europa.

L'unico appunto che sento di dover fare è la scenografia, specie dei luoghi; infatti la ricostruzione in set cinematografici è piuttosto palese e, a volte, l'effetto scenico complessivo è disturbante per lo spettatore.
Da segnalare l'intensa interpretazione di Romola Garai, la quale non smentisce la propria bravura e quella altrettanto buona di Sally Russell che, nei panni di Nora, ha saputo costituire una buona spalla per la protagonista.
Inoltre la musica conferisce a tutto lo sceneggiato una sorta di leggerezza e la venata allusione, ripresa dal romanzo, di un intreccio aleatorio ma mai concretizzato di un possibile sviluppo LGBT del rapporto tra Angel e Nora, rende quanto mai attuale la pellicola.
Assolutamente consigliato.
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