Recensione: "E' solo una storia d'amore" di Anna Premoli

Titolo: E' solo una storia d'amore
Autrice: Anna Premoli
Pagine: 314
Prezzo di copertina: 9,90 euro
Prezzo ebook: 4,99 euro
Editore: Newton Compton

Sinossi:
Cinque anni fa Aidan Tyler ha lasciato New York sul carro dei vincitori, diretto nella solare e assai più divertente California. Fresco di Premio Pulitzer grazie al suo primo libro, coccolato dalla critica e forte di un notevole numero di copie vendute, era certo di essere diventato a tutti gli effetti un vero scrittore. Peccato che al momento le cose siano molto diverse: il primo libro è rimasto l’unico, l’agente e l’editore gli stanno con il fiato sul collo perché ha firmato un contratto e incassato un lauto anticipo per un romanzo che proprio non riesce a scrivere. Disperato e a corto di idee, prova a rientrare nella sua città natale, dove tutto è iniziato. E sarà proprio a New York che conoscerà Laurel, autrice molto prolifica di romanzi rosa. Già, “rosa”: un genere che Aidan disprezza. Perché secondo lui quella è robaccia e non letteratura. Senza contare che chiunque al giorno d’oggi è capace di scrivere una banale storia d’amore. O no?



Mi capita spesso, ultimamente, di iniziare libri, andare avanti con entusiasmo per qualche capitolo e poi metterli giù, in standby, per vari motivi che oscillano dalla noia alla poca concentrazione. Non ho voglia, la testa è altrove e per scacciare ansia, stanchezza e malumore preferisco altri passatempi: una passeggiata, un'uscita con amici, una manicure; roba poco impegnativa, insomma. Una ragione in più, dunque, per attendere una nuova storia nata dalla penna di Anna Premoli, di cui tutto si può dire ma non che sia impegnativa come scrittrice. Almeno fino ad ora. Perché, se pensavo mi attendesse il solito chick lit con due protagonisti borghesi che non si piacciono, si attraggono, si lasciano andare, se ne pentono per poi finire insieme appassionatamente sul finale, qui mi sono dovuta ricredere parzialmente. Infatti se molti elementi di forza restano - le schermaglie, il sarcasmo, - altri cambiano, a partire dalla struttura. Questa volta a narrare non è soltanto la protagonista femminile, bensì entrambi i personaggi principali - Laurel Miller/Delilah Dee insieme ad Aidan Tyler, semi omonimo del famoso attore di cui sembra essere, inoltre, fisicamente sosia -  e quella che appariva essere solo una storia d'amore, in realtà nasconde una doppia anima: da una parte solito romance, dall'altra una critica nemmeno troppo velata ai lettori radical chic, detrattori del genere, che snobbano i cosiddetti romanzi rosa, sminuendo tutta la categoria dietro di essi, autrici e lettrici in primis.
Anna Premoli, forse stanca di un'etichetta che le sta stretta, si lascia prendere un po' la mano, ponendo più volte in evidenza, con uno stile non proprio impeccabile eppure diretto e pungente, il peso che la letteratura femminile di stampo maggiormente commerciale ha in campo editoriale ma anche sociale, con l'intento di sfatare diversi luoghi comuni, ammettendo pure, d'altronde, numerose pecche stilistiche del genere.
Il mix contraddittorio fa sì che, pur apprezzando il messaggio che essa vuole far passare, la nuova fatica letteraria di una tra le più note esponenti del chick lit italiano si collochi - a mio avviso, almeno - tra i suoi lavori meno riusciti. Tuttavia, date la scarse aspettative fiaccate già dai precedenti romanzi nonché dalla ricerca di una lettura puramente evasiva, sono disposta a lasciar correre, preferendo rimarcare gli spunti di riflessioni lanciati dall'autrice che, parecchie volte, ha dimostrato disponibilità ed autoironia; del resto nessuno sa bene che diavolo ha dentro finché non riesce a metterlo per iscritto.

Commenti

  1. Ho letto molte recensioni in linea con la tua. Ovviamente lo leggerò perché sono molto incuriosita dalla critica intrinseca ma non ora perché non ho tempo :)

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    1. Lettura non indispensabile, Chicca, perfetta però per ogni momento. :)

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    2. ne sono certa anche perché come sai la premoli mi piace quasi sempre :)
      nel frattempo ho anche terminato il mondo di belle

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    3. Passerò a leggere le tue impressioni, Chicca. Della Kinsella, dopo il penultimo I love shopping, decisamente eccessivo, non ho recuperato più nulla. Lo segno, grazie :)

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  2. Come già detto, concordiamo sul fatto che non sia tra i migliori però ciò che non riesco a digerire è la classica struttura che hai ben descritto: ci odiamo, ci amiamo, etc...

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    1. Capisco benissimo, Anna: spunto e parte iniziale interessanti , se sviluppati fino alla fine potevano rendere questo romanzo differente dagli altri, migliore, invece no.
      Peccato, però, in fondo, non mi aspettavo qualcosa di diverso.
      Aspettiamo comunque il prossimo :)

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  3. Eppure, nonostante tutto, io che la Premoli pensavo di non leggerla mai, sono incuriosito da questo incontro tra due mondi. E, siccome di lettura leggere non ne ho mai abbastanza di questi tempi, segno. :)

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    1. In tema chick lit, mai provato nulla della Kinsella?
      I miei preferiti, tra i suoi, sono "Una ragazza fantasma" e "Ho il tuo numero". ;)

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    2. della kinsella ho adorato dov'è Audrey? lo hai letto Cecilia?

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  4. Un'amica gentilissima me lo ha appena donato quindi lo leggo! Sono incuriosita: ho il sospetto di essere la classica lettrice radical chic!
    Bacio da Lea

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  5. I primi libri mi erano piaciuti molto, poi non so, non mi ha più presa, ha iniziato a usare la terza persona... Non so dove sia stato il problema, ma gli ultimi libri non li ho letti e non mi attirano. Questo, invece, mi incuriosiva, avendo per protagonisti due scrittori e affrontando l'annosa questione: letteratura impegnata/letteratura d'evasione. Mi dispiace che non ti abbia convinta, magari per procurarmelo aspetterò un'offerta...

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    1. Ciao Virginia! A me, invece, i primi due, specialmente Come inciampare sul principe azzurro, non hanno convinta molto, mentre quelli con protagoniste Amalia e Kayla, sì, decisamente. Se ci riproverai, aggiornami :)

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  6. Sono nella fase letture che mai avrei affrontato e un buon sapore di novità e cambiamento mi pervade, questo non era genere per me prima, figuriamoci ora :-)
    La recensione mi ha aiutata a scacciare anche il minimo dubbio, guai perdere tempo! Grazie Ceci ;-)

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