"Allontanarsi - La saga dei Cazalet Vol. IV" di Elizabeth Jane Howard

Titolo: Allontanarsi
Autrice: Elizabeth Jane Howard
Pagine: 670
Prezzo di copertina: 20 euro
Prezzo ebook:  7,99 euro
Editore: Fazi

Sinossi:
È il 1945 e la guerra è finita. Il momento tanto atteso e sognato dai Cazalet per anni è finalmente arrivato. Eppure l’eccitazione di fronte alla notizia che le armi sono state deposte è ormai sopita, e l’Inghilterra è ancora paralizzata nella morsa della privazione. Mentre l’impero si disgrega, a Home Place i Cazalet si apprestano a trascorrere quello che ha tutto il sapore dell’ultimo Natale insieme: il sapore malinconico del tempo che passa. I bambini sono ormai cresciuti, le ragazze si sono fatte donne, gli adulti cominciano a invecchiare.
La lunga convivenza forzata è finita e la libertà obbliga a prendere delle decisioni: dovrebbe essere un momento felice, ma la guerra ha lasciato una ferita profonda, e ricominciare non è facile. Il futuro è incerto e una patina triste ammanta le giornate. Per ognuno è giunto il momento di prendere la propria strada, e inevitabilmente ciò porterà i membri della famiglia ad allontanarsi l’uno dall’altro.
In questo riassetto difficile, gli amori faticano più di tutti: le coppie che erano state divise dalla guerra stanno lottando per rimettere insieme i pezzi, mentre per quelle che la guerra aveva tenuto insieme forse è ora di ammettere il proprio fallimento. Ma nelle ultime pagine comincia a soffiare un vento nuovo: ce ne accorgeremo nel finale a sorpresa, che riaccenderà la speranza…




Giorno di gaudio: i Cazalet sono nuovamente tra noi. Inutile annoiarvi con la cronistoria della spasmodica attesa, non faccio che parlarne ovunque, con chiunque, da mesi. Adesso il momento è giunto. In questo nuovo, avvincente, capitolo della saga familiare nata dalla penna di Elizabeth Jane Howard non manca nulla: amori e disamori, tradimenti e divorzi, malattia, depressione, morte; la vita dei personaggi, protagonisti, comprimari o secondari che siano, viene descritta con dovizia di particolari, senza, però mai scadere nella prolissità o nel banale. Al contrario, pur essendo integrata dai dati storici e autobiografici con più attenzione rispetto al passato, la vicenda appassiona grazie allo stile narrativo immutato, a cui l'autrice ha abituato i propri lettori sin dal principio.
Non lo so. E' il modo in cui va il mondo, credo. Non vedevamo l'ora che finisse la guerra, perché allora la vita sarebbe stata meravigliosa e tutta nuova e invece non lo è. Volevamo tanto la pace, ma a quanto pare la pace non ha reso felice nessuno.
All'indomani del secondo conflitto mondiale, con i razionamenti ancora in atto, invalidi e vedove di guerra a centinaia, tutti si chiedono come andare avanti, dopo aver realizzato di non poter cancellare quanto successo con uno schiocco di dita. La confusione, elemento principale del terzo volume omonimo, regna sovrana, ma è di un tipo differente: se infatti durante la guerra era riconducibile all'incertezza, al dolore della separazione, negli anni post bellici - l'arco temporale coperto dal romanzo va dall'agosto 1945 al tardo 1947 - l'incertezza e il dolore sono associabili al concretizzarsi del futuro che, improvvisamente divenuto presente, mostra quanto ricostruire, palazzi, carriere, rapporti di ogni tipo, possa essere più faticoso, a volte addirittura impossibile, rispetto alla bieca, indifferenziata, totale distruzione; la Storia farà il proprio corso, il tempo sanerà tutte le ferite, o quasi, dimostrando che dalle macerie si può rinascere.
A volte sapere di essere sfuggiti ad un certo destino te lo fa temere ancora di più.
Da porre in evidenza la significativa evoluzione di alcuni personaggi - Zoe, Archie, imprevedibilmente Clary - apprezzabilissima in un contesto di cui non ho condiviso alcune svolte, rendendo Allontanarsi il capitolo amato meno, finora, nonostante il livello si mantenga abbastanza alto.
Sarà dura, comunque, aspettare l'autunno per il gran finale letterario e, forse, il nuovo sbarco sul piccolo schermo ad opera dei produttori di Downton Abbey, di cui auspico caldamente questa serie possa replicare il successo ma, d'altronde, le cose sembrano più belle, quando sono di là da venire.

Commenti

  1. Ciao Cecilia, io devo assolutamente leggere questa saga. Ogni volta lo prometto a me stessa e poi non lo faccio mai, poi leggo le tue recensioni e mi pento di non aver acquistato i volumi di questa saga che sono sicura mi piacerà. Lo farò presto, però e ti farò sapere che ne penso :)

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  2. Eccomi, in ritardissimo. In realtà noi ne abbiamo già parlato strada facendo di questo capitolo dei Cazalet. All'inizio a me ha un po' spaesato il fatto che ci fossero tanti personaggi, poi, in realtà, ho apprezzato la coralità. E se anche io non ho condiviso alcune scelte narrative, alla fine le ho accettate come parte di un grande affresco. Temo molto l'ultimo capitolo, non so neanche io perchè! Baci.

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    1. Che sia un non finale? Non so cosa pensare. Intanto mi tengo cara la biografia dell'autrice scritta da Artemis Cowper, magari per l'estate.
      A presto, è sempre un piacere chiacchierare con te ;)

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