Recensione: "Il silenzio dell'onda" di Gianrico Carofiglio

Titolo: Il silenzio dell'onda
Autore: Gianrico Carofiglio
Pagine: 300
Prezzo di copertina: 19 euro
Prezzo ed. economica: 13 euro
Prezzo ebook: 9,90 euro
Editore: Rizzoli

Trama:
Da mesi, il lunedì e il giovedì, Roberto Marias attraversa a piedi il centro di Roma per raggiungere lo studio di uno psichiatra. Si siede davanti a lui, e spesso rimane in silenzio. Talvolta i ricordi affiorano. E lo riportano al tempo in cui lui e suo padre affrontavano le onde dell'oceano sulla tavola da surf. Lo riportano agli anni rischiosi del suo lavoro di agente sotto copertura, quando ha conosciuto il cinismo, la corruzione, l'orrore. Fuori, ma anche dentro di sé. Di professione fantasma, ha imparato a ingannare, a tradire, a sparire senza lasciare traccia. Una vita che lo ha ubriacato e travolto. Le parole del dottore, le passeggiate ipnotiche in una Roma che lentamente si svela ai suoi occhi, l'incontro con Emma, come lui danneggiata dall'indicibilità della colpa, gli permettono di tornare in superficie. E quando Giacomo gli chiede aiuto contro i suoi incubi di undicenne, Roberto scopre una strada di riscatto e di rinascita.


4 Stelle

Per una volta, ho capito perché un libro diventa finalista in un premio prestigioso come lo Strega e ne sono pienamente d'accordo; purtroppo, non avendo letto gli altri e nemmeno il vincitore di quell'anno, non posso giudicare se la mancata vittoria de Il silenzio dell'onda sia stata un fatto positivo.
Certo è che questo romanzo mi ha stupita.
Solitamente, sebbene apprezzi il travaglio psicologico dei personaggi, i romanzi dove questo aspetto viene posto al centro di tutto non sono esattamente nelle mie corde.
Eppure mi è piaciuto molto essere per qualche tempo in compagnia di Roberto Marìas e del suo tormento che ne ha fatto un uomo nuovo, mi è piaciuta Emma con le sue fragilità e Giacomo, diviso tra l'adolescenza e una situazione più grande di lui.
Apprezzabili ho trovato anche lo stile dell'autore, la brevità dei capitoli, l'incisività di tutta la vicenda la quale, nonostante sembri niente di troppo complicato, ha una profondità, una sfuggente bellezza quasi nascosta, difficile da cogliere.
Notevole è l'accuratezza delle descrizioni di una vita sotto copertura, si deduce l'esperienza nel settore dell'autore.
In qualche modo mi ha colpito sopratutto l'assenza-presenza dei padri, tema di fondo dello scritto: disagio esistenziale, mancanza mai interiorizzata e accettata fino in fondo.
Carofiglio lo conoscevo solo di fama e se non mi avessero prestato questo libro, probabilmente sarebbe passata ancora molta acqua sotto i ponti prima che decidessi di leggere qualcosa di suo: sarebbe stato un peccato perché, con Il silenzio dell'onda, posso senza dubbio affermare di aver fatto una delle scoperte letterarie più significative dall'inizio di questo 2014 e non posso mancare di consigliarlo a tutti.

Consigliato: sì
Tempo di lettura: una settimana circa

Gianrico Carofiglio è un magistrato, scrittore e politico.
Conosciuto per la saga dell'avvocato Guerrieri, ha pubblicato inoltre Il passato è una terra straniera, la raccolta di racconti Non esiste saggezza, il saggio La manomissione delle parole, Le perfezioni provvisorie e Il bordo vertiginoso delle cose.
Vincitori di numerosi e prestigiosi premi, i suoi libri sono tradotti in 24 lingue.

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