Recensione: "Shadowhunters - Città di Ossa" di Cassandra Clare

Salve a tutti! Come state? Io sono molto indaffarata ultimamente ma non mi sono dimenticata di voi, tutt'altro!
Purtroppo il pc ha scelto di prendersi una pausa che potrebbe protrarsi per molto tempo, dunque, avendo a disposizione solo la connessione dal cellulare, non ho avuto modo di scrivere qui e lo sto facendo solo grazie alla gentilezza di Andrea che mi ha permesso di usare il suo pc.
Senza blog e serie tv da guardare mi sono dedicata ad attività più manuali come le conserve di pomodoro fatte in casa, le traduzioni con gli ultimi preparativi per l' anno scolastico alle porte, ma soprattutto ho trovato il tempo di concludere la lettura del primo volume della saga Shadowhunters, di cui vi parlerò oggi prima di andare all'inaugurazione della sede dell'Associazione Agorà con la quale collaboro ad un'iniziativa di cui vi parlerò presto in un post apposito.
Vi abbraccio augurandovi buona lettura :)
Cecilia




Titolo: Shadowhunters - Città di Ossa
Autrice: Cassandra Clare
Pagine: 525
Prezzo di copertina: 5 euro
Editore: Mondadori

Sinossi:
La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell'incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un'affannosa ricerca, un'avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l'amore.


2 Stelle e mezzo

La saga di Shadowhunters è stata una delle prime del genere Urban Fantasy ad apparire in libreria dopo il fenomeno Twilight che aveva risvegliato la passione per il paranormale ed il sovrannaturale.
Non so se per una questione di religione oppure per una mia inclinazione naturale, non amo particolarmente questo genere perché i temi che vengono trattati mi inquietano non poco.
Così come le cover di questa saga, dark con un fascino magnetico, fascinoso e repellente al tempo stesso, che non mi avevano mai convinto abbastanza da farmi desiderare di portarli a casa con me e credo che la situazione sarebbe rimasta invariata se la Mondadori non avesse ristampato l'intera saga in versione super economica al prezzo di 5 euro, facendomi così sentire meno in colpa nel cedere alla curiosità mentre acquistavo il primo volume. Tutto adesso si basa sulle probabilità perché magari se avessi letto questo libro quando era ancora fresco di stampa oppure se avessi letto meno pilastri del fantasy, avrei potuto apprezzare i Cacciatori ed il loro mondo. Forse non sarebbe accaduto comunque, le probabilità rimangono tali e sono costretta ad attenermi ai dati di fatto, senza giustificazioni di sorta.
Ed il fatto è che - odiatemi pure -  ho trovato Città di Ossa estremamente noioso.
Tutto, dall'atmosfera dark alla protagonista adolescente problematica che scopre di essere speciale coadiuvata dal protagonista maschile bello e dannato di turno, mi è sembrato già visto. Scontato, prevedibile. Andando avanti nella lettura, pur essendomi evitata del tutto spoiler sulla saga tranne quello concernente la probabile situazione familiare dei due protagonisti, mi accorgevo di non essere minimamente toccata dalla rivelazione di quelli che dovevano essere gli elementi sorpresa perché vi ero arrivata qualche pagina prima dell'autrice, con filo intrecciato di logica ed immaginazione.
Ci sono delle volte in cui mi pesa dover recensire i libri che leggo perché rischio di essere ripetitiva nella spiegazione dei motivi per cui sono arrivata a promuovere o, come in questo caso, bocciare un determinato scritto. Questa è una di quelle. Per il semplice fatto che, ora come allora, rimango indifferente al fascino di una serie che, osannata a gran voce, sembra essere un capolavoro, contenere l'x factor che lo rende degno di un tale successo mentre io ci vedo solo un miscuglio di accenni ad altre saghe molto famose come ad esempio Harry Potter o Twilight, una protagonista un po' stereotipata seppur non particolarmente irritante e una passione, apparentemente molto diffusa fra le letterature anglosassoni ed i loro esponenti, per il mondo classico.
In definitiva, trovo che Cassandra Clare abbia scritto una saga fantasy-gotica senza infamia e senza lode, che potrebbe essere molto gradita agli appassionati del mondo dell'occulto. Non posso nemmeno consigliarla come lettura leggera per qualche ora di svago perché, prendendo come riferimento la mia esperienza, sarei una bugiarda. Leggetelo se vi va, se v'ispira e siete nello stato d'animo giusto. Personalmente, dovrò affidarmi ad un nuovo sistema per scegliere i libri in lettura: chiudere gli occhi scegliendo un tomo a caso, una filastrocca sciocca per andare ad esclusione. 
Irrazionale per irrazionale, chissà che non abbia più fortuna con il caso piuttosto che con il sovrannaturale.

Consigliato: no
Tempo di lettura: una settimana

Cassandra Clare è il nome d'arte di Judith Rumelt. 
Ha lavorato come giornalista tra Los Angeles e New York. tra i suoi libri ricordiamo Shadowhunters. Città di CenereShadowhunters. Città di VetroShadowhunters. Città degli angeli cadutiShadowhunters. Città delle anime perdute e Shadowhunters. Città del fuoco celeste, tutti pubblicati da Mondadori.

Commenti

  1. A me è piaciuto molto il primo libro,ma anche la saga in generale! :D

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    1. Ho già detto come la penso sopra. Magari è il periodo sbagliato, fra qualche tempo potrei riprovare con Città di Cenere.

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  2. A me, invece, è piaciuto. Molto divertente, anche se sono fermo ancora al primo.

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    1. Come Percy Jackson, non mi ha trasmesso nulla. Probabilmente darò alla saga una seconda possibilità, come sempre, ma non a breve.

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