Recensione: "Le avventure di Jacques Papier - Storia vera di un amico immaginario" di Michelle Cuevas

Buongiorno! Oggi vi parlo de Le avventure di Jacques Papier - Storia vera di un amico immaginario di Michelle Cuevas. Ringrazio l'ufficio stampa Deagostini nella persona di Riccardo Barbagallo per avermi dato la possibilità di leggerlo.
Buon weekend e lettura.
Cecilia

Titolo: Le avventure di Jacques Papier - Storia vera di un amico immaginario
Autrice: Michelle Cuevas
Pagine: 192
Prezzo di copertina: 12,90 euro
Prezzo ebook: 5,99 euro
Editore: Deagostini

Sinossi:
Jacques Papier ha otto anni e il terribile sospetto che tutti lo detestino. Tutti, tranne la sorellina Fleur. A scuola i professori lo ignorano quando alza la mano, ai giardinetti gli amici non vogliono mai giocare con lui, e a casa i genitori dimenticano sempre di aggiungere un posto a tavola. Ma la realtà è ben più terribile di quanto Jacques possa pensare... perché lui è solo l'amico immaginario di Fleur! Sconvolto, il ragazzino decide di iniziare un viaggio. Una lunga e sorprendente avventura alla ricerca di se stesso.



Tirare le somme non è mai stato il mio forte, quando ho dovuto farlo a Dicembre per decretare i migliori libri dell'anno mi ha lasciata spossata ma consapevole. Di aver fatto qualcosa, più di quanto credessi, di aver donato e ricevuto alla stessa maniera, di aver iniziato e non ancora finito, a volte semplicemente smesso. Dando un'occhiata alla classifica che ne è venuta fuori, due dati mi sono balzati immediatamente agli occhi: i libri consigliati sono stati scritti tutti da donne e nessuno di loro faceva capo alla categoria narrativa per ragazzi. Ho rimediato quest'anno, pescando Ness dallo scaffale prima per poi cogliere la palla al balzo e accettare di leggere un libro che probabilmente non avrei letto altrimenti. Avrei fatto male, non c'è niente di meglio di un imprevisto giusto al momento sbagliato, è la legge della compensazione, immagino.
Jacques Papier è felice, vive una simbiosi intellettuale terribilmente perfetta con la sua sorellina Fleur, un'intesa impeccabile di quelle che scoccano insieme alla scintilla, un'idea va a genio divenendo condivisibile se non lapalissiana e si finisce per entrare in sintonia; un'intesa fatta di attimi. Attimi appunto che rimangano tali nonostante la fantasia galoppi, la speranza prenda il sopravvento ed il tempo sembri essersi fermato, immortalato in una sensazione di invincibilità. Purtroppo la nota stonata non tarda a farsi sentire, rendendo necessario un ritorno alla realtà; una contraddizione in termini se scopri d'esser frutto dell'immaginazione di qualcuno e, in quanto tale, quella versione di te che ami tanto è destinata a svanire per essere reinventata differentemente. Jacques Papier è dunque destinato a cambiare, a trasformarsi e mentre la vita scorre a non dimenticarsi di sé. A cercarsi, da solo oppure insieme ad altri amici - gli Immaginari Anonimi li chiamano, fantasticare crea dipendenza - , per capire chi è davvero.
Al di là di tutto ci sono cose, caratteristiche, bizzarrie, sentimenti e ricordi che rimarranno sempre con noi, costituendo l'ossatura portante di ciò che siamo. Jacques lo sa e ci si aggrappa con tutte le sue forze, tra un merletto ed un trucco da prestigiatore, comprende che essere sé stessi non è un illusione e nemmeno trovare la strada di casa lo è, lì dove ha lasciato il cuore.
Quello di Michelle Cuevas è un romanzo dolcissimo, a misura di bambino; sa però parlare il linguaggio universale dell'essenziale, adatto a grandi e piccini, dedicato a tutti coloro che almeno una volta nella vita si sono sentiti invisibili eppure attendono fiduciosi perché sanno che l'essenziale è invisibile agli occhi ma non al cuore.

Commenti

  1. Leggo volentieri e spesso i libri per bambini, trovandovi quasi sempre un'attenzione e una cura maggiori che in quelli destinati ai più grandi. E i contenuti? Anche nei contenuti onestamente. Forse perché essere bambini è una storia seria. Per queste ragioni mi ha subito attirato il libro della Cuevas, che dalle tue parole sembra davvero speciale perché forse tutti ci siamo sentiti un po' come Jacques Papier.

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    1. Condivido il tuo pensiero, Amaranth. I bambini sono forse il pubblico più esigente perché danno molto e richiedono altrettanto. E sì, hai visto giusto, Jacques Papier si è conquistato un posto speciale nel mio cuore proprio perché è uno di noi.

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