Recensione: "Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il Ladro di Fulmini" di Rick Riordan

Titolo: Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il ladro di Fulmini
Autore: Rick Riordan
Pagine: 362
Serie: Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo #1
Prezzo di copertina: 5 euro
Editore: Mondadori

Sinossi:
Percy Jackson non sapeva di essere destinato a grandi imprese prima di vedere la professoressa di matematica trasformarsi in una Furia per tentare di ucciderlo. Le creature della mitologia greca e gli dei dell'Olimpo, in realtà, non sono scomparsi ma si sono semplicemente trasferiti a New York, più vivi e litigiosi di prima. Tanto che l'ultimo dei loro bisticci rischia di trascinare il mondo nel caos: qualcuno ha rubato la Folgore di Zeus, e qualcuno dovrà ritrovarla entro dieci giorni. Sarà proprio Percy a dover indagare sull'innocenza di Poseidone, dio del mare e padre perduto, che l'ha generato con una donna mortale facendo di lui un semidio. Nuove gesta e antichi nemici lo aspettano, e non saranno solo lo sguardo di Medusa e i capricci degli dei ad ostacolare la ricerca della preziosa refurtiva, ma le parole dell'Oracolo e il suo oscuro verdetto: un amico tradirà, e il suo gesto potrebbe essere fatale...



2 Stelle

La mia esperienza di lettrice è cominciata in tenera età. Sin da quando  non sapevo ancora leggere: sembra un controsenso ma è così. Mi spiego meglio. Uno dei miei passatempi preferiti era farmi leggere le fiabe dalla mia bisnonna che mi accontentava sempre, anche se doveva subire le mie domande piene di perché, tipici dei bambini, curiosi di sapere tutto su ciò che li circonda. Nel tempo in cui, sfortunatamente,la mia cara nonnina non poteva adempiere al compito che le avevo assegnato, mi sedevo a guardare le illustrazioni e cominciavo a ricostruire le storie nella mia testa... Dopo un certo periodo, le fiabe tradizionali - Perrault, Grimm, Andersen - non mi bastarono più e fu allora che scoprii la mitologia greca, evoluzione naturale della mia curiosità.
Sebbene li trovassi anormali rispetto allo stile di vita e alle idee che vedevo e sentivo solitamente, mi affascinavano e riuscivo ad accettare senza problemi le storie di quegli dei tanto simili agli uomini da imitarne spesso vizi e raramente virtù però ciò che suscitava maggiormente la mia ammirazione era la circostanza che vedeva questi miti e leggende frutto della fantasia di popoli che si spiegavano così la natura delle cose.
Potrei lanciarmi e scrivere un trattato filosofico-antropologico sull'argomento che vedrebbe parlare la classicista che è in me, tuttavia non mi sembra il caso, quindi non lo farò.
Questa enorme premessa vuole significare che la bambina di un tempo forse avrebbe amato alla follia questa saga, divorandone tutti i volumi in meno di una settimana mentre la Cecilia quasi maggiorenne ha impiegato una settimana, con uno sforzo immane, nel concludere la lettura del solo primo capitolo della saga di Percy.
So che sembra da snob e forse tutto ciò vi urterà parecchio, lo dico comunque: ho trovato questo romanzo decisamente infantile. Evitando accuratamente ogni tipo di spoiler, comprese le trasposizioni cinematografiche tratte dai primi due libri della saga, non ho potuto ugualmente impedire al mio cervello di inquadrare la storia.
La morale della favola è che tra frasi in greco antico da quarto Ginnasio, adolescenti in piena crisi esistenziale e dei che frignano a destra e a manca che hanno messo a dura prova la mia pazienza più di Bella di Twilight o di Katniss di Hunger Games, avevo già capito tutto al terzo capitolo e solo la mia determinazione a non abbandonare i libri a metà mi ha portato alla fine.
Onestamente, benché la mia esperienza con questa saga non posso essere definita positiva, non mi sento di consigliarla né di sconsigliarla totalmente: se cercate una lettura piacevole e poco impegnativa e magari non avete fatto il Liceo Classico, allora potrebbe fare al caso vostro; se invece le vostre intenzioni sono totalmente opposte, mollate immediatamente questo libro e andate a leggervi il dizionario di Mitologia, che è meglio (in tutti i sensi).

Consigliato:
Tempo di lettura: Una settimana

Commenti

  1. Non ho grandi aspettative nei confronti di questo romanzo, però per curiosità vorrei leggerlo!

    RispondiElimina
  2. Peccato, a me è piaciuto abbastanza.
    Anche perchè bisogna prenderlo per quello che è: un fantasy senza pretese, rivolto comunque ad un pubblico giovane....quando leggo questi libri leggeri non mi aspetto di leggere alta letteratura, ma qualcosa di leggero e piacevole per staccare da altre cose...non di certo per imparare qualcosa sulla mitologia greca! ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non avevo aspettative eppure non sono riuscita a farmelo piacere. Tutto molto scialbo e banale. Proprio non è andato. Magari in futuro leggerò il secondo, per dare un'altra chance, ma sicuramente non a breve.

      Elimina

Posta un commento

I commenti sono fondamentali per lo scambio di opinioni e la crescita culturale di ogni persona che passa da questa Sala; dunque, se vorrai lasciarne uno, saremo ben felici di sapere quale sia il tuo pensiero :)

Grazie.