Recensione: "Il mio nome è Sissi" di Allison Pataki

Buongiorno a tutti e tanti auguri di buon onomastico a tutti gli Stefano e Stefania.
Vi lascio con le mie impressioni su Il mio nome è Sissi di Allison Pataki, probabilmente ultima lettura dell'anno data la mole di Shirley. Ci leggeremo comunque prima dell'arrivo del 2016 con un post dedicato a Downton Abbey e la classifica delle migliori letture del 2015.
Un abbraccio e buone feste.
Cecilia

Titolo: Il mio nome è Sissi
Autrice: Allison Pataki
Pagine: 540
Prezzo di copertina: 16,90 euro
Prezzo ebook: 8,99 euro
Editore: Bookme (Deagostini)

Sinossi:
È il 1853 ed Elisabeth ha appena quindici anni quando lascia gli amati boschi della Baviera per accompagnare la madre e la sorella Helene alla corte degli Asburgo. È Helene, infatti, la prescelta, colei che, secondo il volere dell'Arciduchessa madre, sposerà il cugino Franz Joseph. Ma il destino ha altri programmi e presto Sissi si ritrova all'altare, sepolta sotto un vestito magnifico troppo imponente per la sua figura, la morsa impietosa del corsetto a toglierle il fiato. Al suo fianco c'è l'uomo dei sogni: giovane quasi quanto lei, ricco e potente oltre ogni immaginazione, irresistibile nell'alta uniforme. La piccola Sissi diventa imperatrice e milioni di sudditi impazziscono per lei. Ma la Corte di Vienna non è il mondo delle fiabe, e il "vissero felici e contenti ", forse, è un miraggio. Perché l'impero è in fermento e l'Arciduchessa non vuole rinunciare al predominio sul figlio. Perché essere imperatrice significa sacrificare ogni libertà, compresa quella di crescere i propri figli. Perché Franz è alle prese con doveri più grandi di lui. Perché la morte non guarda in faccia nessuno, neppure i principi di sangue blu. Perché non bastano le mille candele dei saloni dorati di Schönbrunn a far brillare un amore che si spegne un po' ogni giorno. "Il mio nome è Sissi" rivisita il mito dell'imperatrice più amata sulla scorta di un'approfondita ricerca storica, restituendoci, in forma di romanzo, tutta la complessità di un personaggio indimenticabile.




Le convinzioni, come le brutte abitudini, sono dure a morire, specie se nutrite da moltissimo tempo; a volte però accade che lo facciano, cambiando completamente prospettiva. Talvolta invece capita qualcosa di ancora più bizzarro e difficile da accettare, di dover riscoprire una prospettiva abbandonata per correr dietro ad una apparente nuova, rivelatasi poi, una chimera. Fino a qualche giorno fa riflettevo su quanto il processo della conoscenza avesse di irreversibile, arrivando alla conclusione che, in effetti, ha tutte le carte in tavola per potersi definire tale e, pur tornando indietro, la consapevolezza d'esser diversi cambierà ogni cosa. Tutta questa tirata pseudo filosofica non per ribadire l'ovvio, la scoperta dell'acqua calda, bensì per giustificare il rapporto controverso con la figura di una delle più celebri sovrane della Storia, ovvero la principessa Sissi.
E' una storia che parte da lontano, da quando, nell'infanzia felice, l'avevo eletta a mio modello, eroina, mito grazie o a causa - non saprei dirlo con certezza neppure adesso - alla serie di cartoni trasmessi in TV con tutta la filiera di gadget annessi e connessi tra cui un vestito da Carnevale testimone dei tempi in cui non si conosceva la parola disistima, per non aver ancora appreso a leggere e scrivere, certo, facoltà senza la quale non sarei qui ma anche per moltissime altre ragioni di cui sarebbe troppo lungo e noioso trattare. Questa aurea mitica avvolgente Sissi ed il suo amato Franz, rafforzata dalla visione della trilogia cinematografica con la bellissima Romy Schneider, icona ora e sempre, fu sfatata dalla lettura di una biografia documentata su pagine e pagine di bibliografia che mise fine  in malo modo a tutto ciò, fino a questa primavera che, durante la fatidica gita del  quinto, mi ha portata sui luoghi di vita dell' indimenticabile  imperatrice, favorendo una riconciliazione. Il mio nome è Sissi  ha rappresentato l'ultimo, inatteso, passo verso una riconciliazione totale e definitiva con la persona e non con il mito, morto e sepolto senza rimpianti. Scorto casualmente sugli scaffali di una libreria ma aspettato pazientemente secondo i comodi di un Libraccio odiato come non mai per i soliti, spiacevoli scherzetti dell'ultimo minuto, il romanzo storico scritto da Allison Pataki è caratterizzato da fedeltà alle fonti biografiche pur non mancando di quella particolare dote necessaria ai romanzi del genere, spesso abusata, di smussare gli spigoli senza scadere nel banale. Una piacevole lettura, nonostante la mole, costituita da capitoli brevi aperti da brani tratti dal carteggio personale dell'imperatrice, con qualche licenza storica utile alla fluidità della narrazione, il mio nome è Sissi si rivelerà un'ottima compagnia per tutti coloro che vorranno rilassarsi con un libro ed insieme saperne di più su una delle donne più influenti di sempre, lasciando che sia semplicemente Sissi.


Risultati immagini per allison patakiAllison Pataki è una scrittrice e giornalista americana. E' l' autrice New York Times bestselling author dei romanzi storici The Traitor’s Wife, The Accidental Empress, e del successivo Sisi: Empress On Her Own.  Si è laureata con lode all' Università di Yale con specializzazione in inglese e per molti anni ha scritto per la TV  e i notiziari online.

Commenti

  1. Con questa copertina pastello, mannaggia, l'hanno ucciso o quasi!

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    1. L'ho notato proprio perché, a causa della controluce, mi ha quasi accecata, pensa un po'.

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