Recensione: "Una lunga estate crudele" di Alessia Gazzola

Buongiorno cari readers e buon inizio settimana!
Oggi vi parlo del romanzo del 2015 che attendevo di più: Una lunga estate crudele.
Non mi dilungherò propinandovi la solita solfa, solo un breve ringraziamento: Grazie Alessia per la prima lettura soddisfacente dell'anno!
Un abbraccio a tutti e buona lettura!
Cecilia


Titolo:
Una lunga estate crudele
Autrice: Alessia Gazzola
Pagine: 313
Serie: Alice Allevi #5
Prezzo di copertina: 16,40 euro
Prezzo ebook: 9,99 euro
Editore: Longanesi

Sinossi:
Alice Allevi, giovane specializzanda in medicina legale, ha ormai imparato a resistere a tutto. O quasi a tutto. Da brava allieva, resiste alle pressioni dei superiori, che le hanno affidato la supervisione di una specializzanda... proprio a lei, che fatica a supervisionare se stessa! E lo dimostra anche la sua tortuosa vita sentimentale. Alice, infatti, soffre ancora della sindrome da cuore in sospeso che la tiene in bilico tra due uomini tanto affascinanti quanto agli opposti: Arthur, diventato "l'innominabile" dopo troppe sofferenze, e Claudio, il medico legale più rampante dell'istituto, bello e incorreggibile, autentico diavolo tentatore. E infine, Alice resiste, o ci prova, all'istinto di lanciarsi in fantasiose teorie investigative ogni volta che, in segreto, collabora alle indagini del commissario Calligaris. Il quale invece dimostra di nutrire in lei più fiducia di quanta ne abbia Alice stessa. Ma è difficile far fronte a tutto questo insieme quando, nell'estate più rovente da quando vive a Roma, Alice incappa in un caso che minaccia di coinvolgerla fin troppo. Il ritrovamento dello scheletro di un giovane attore teatrale, che si credeva fosse scomparso anni prima e che invece è stato ucciso, è solo il primo atto di un'indagine intricata e complessa. Alice dovrà fare così i conti con una galleria di personaggi che, all'apparenza limpidi e sinceri, dietro le quinte nascondono segreti inconfessabili.



Degli straordinari eventi che mi hanno portata ad incontrare Alessia Gazzola ho già parlato, dunque mi sembra corretto concentrarmi sulla sua creatura, fulcro di ogni romanzo di una serie che mi è diventata assai cara.
Alice Allevi nasce come pasticciona specializzanda in Medicina Legale. Allieva mediocre dal punto di vista tecnico tuttavia appassionata di questa disciplina che, come il Latino ed il Greco, prevede il contatto con roba morta ma spesso non sepolta e perciò spesso alla ribalta, potrebbe essere paragonata a Miss Marple in quanto a fiuto investigativo e a Marianne Dashwood per avventatezza sentimentale. O meglio, avrebbe potuto. Sono infatti passati anni e romanzi che hanno permesso alla nostra eroina di acquisire una maggiore conoscenza empirica della vita, del mondo e degli uomini, trasformandola da studentessa in crisi alle soglie della specialistica con allarmante sindrome da cuore in sospeso in una donna che si avvia a trovare il proprio posto nel mondo, forse. Perché nonostante da allieva sia diventata maeftra, nonostante sul piano amoroso sembra essersi formata una congiunzione astrale che le ha permesso di incontrare un gentiluomo pieno di fascino ottocentesco, nonostante tutto ciò, la dottoressa Allevi resta sempre Alice, una di noi.
Quando colte alla sprovvista da un invito inaspettato entriamo in panico davanti al guardaroba straripante non riuscendo a trovare l'outfit adatto, quando dopo esserci scervellate fino ad immaginare scene apocalittiche su cosa come dove quando e perché contattare la persona che suscita in noi un certo interesse ci facciamo pervadere dall'insicurezza, dalla certezza di aver dato l'impressione sbagliata, quando guardando un film o una serie tv ci identifichiamo nell'algida e perfetta Lady Mary Crawley di turno pur sapendo di essere le gemelle omozigoti della povera Edith mainagioia, ma soprattutto quando amiamo guardare realtà inesistenti, ostinandoci invece ad ignorare quello che in realtà esiste, è proprio in quel momento che Alice è una di noi e noi siamo un po' tutte Alice Allevi.
E va bene così, visto che spesso è proprio quello su cui non punteresti un centesimo a rivelarsi vincente ed una vita scialba, soffocata dalla routine, apparentemente priva di significato può essere rallegrata da un bel thriller amoroso, come l'ha definito qualcuno, ambientato in un teatro dove i protagonisti sono così simili a noi da farci credere che la vita sia davvero uno spettacolo bello da morire.


Consigliato:
Tempo di lettura: Due giorni


Alessia Gazzola, nata a Messina nel 1982, è medico chirurgo specialista in medicina legale. Ha esordito nella narrativa con il romanzo L’allieva, che ha fatto conoscere e amare al pubblico italiano, e a quello dei principali Paesi europei dove è uscito, un nuovo e accattivante personaggio: Alice Allevi. Vive e lavora a Messina .

Commenti

  1. Finito carino. Molto carino, anche se il lato poliziesco, questa volta, lasciava un po' a desiderare :)

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    1. A me invece, sembra tutto l'opposto: ho trovato più sviluppato il lato poliziesco e meno quello sentimentale e forse proprio per questo ho apprezzato di più l'intero romanzo. Se però ti riferisci agli esiti delle indagini, potrei essere d'accordo con te :)

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    2. Agli esiti, e anche all'aggiunta di un nuovo spasimante.
      Diverte, eh, e ad Alice perdono tutto, ma forse era un po' troppo commedia romantica tutto ciò. Però carinissimo ;)

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    3. Essendo contraria di base ai triangoli amorosi. temevo una deriva melensa che avrebbe guastato il tutto però, alla fin fine, Einardi - che sembra uscito da un romanzo della Austen e proprio per questo decisamente surreale - non mi sembra abbia fatto tutta sta gran differenza. Invece Claudio mi ha stranita un bel po'. Boh, staremo a vedere dove tirerà il vento... Comunque concordo, carinissimo :)

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  2. Un piccolo errore, il secondo in tutta la serie (secondo me): il primo l'ho letto quando si parlava di Arthur nel primo libro, c'era una discrepanza da una pagina all'altra riguardo la madre, o forse sarò stata io a non capire; in questo invece il fatto che nè Alice nè l'ispettore si siano resi conto che Seb. abbia detto di essere uscito per primo dal teatro, mentre il collega l'esatto opposto, mi è sembrato stranissimo, ma può essere che sia stato voluto e non un errore.
    Detto ciò, sono affezionata ad Alice ed alla sua creatrice, dopo la dipartita di Faletti di cui in un anno ho divorato tutti i romanzi, mi sono "attaccata" a lei, mi ha aiutato in molti momenti, e ringrazio il giorno in cui l'ho scoperta in una libreria :)
    Grazie :)
    L.A.

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  3. Ciao, non vedo l'ora di leggerlooooooo!! La Gazzola mi rilassa, i miei pensieri volano altrove e alcune volte necessito di letture così :-)

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    1. Verissimo. Questo poi l'ho trovato il migliore fra tutti dopo "Un segreto non è per sempre". Buona lettura! :)

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