Recensione: "Il mio inverno a Zerolandia" di Paola Predicatori

Titolo: Il mio inverno a Zerolandia
Autrice: Paola Predicatori
Pagine: 240
Prezzo di copertina: 7,90 euro
Editore: Rizzoli

Sinossi:
Alessandra ha diciassette anni quando la sua mamma muore dopo una lunga malattia. Rimasta sola con la nonna, torna a scuola decisa a respingere le attenzioni dei compagni che sente estranei, impegnata com'è nella manutenzione del suo dolore. Per questo cambia banco e prende posto vicino a Gabriele detto Zero, la nullità della classe: desidera solo essere ignorata dagli altri, come succede a lui. Ma Zero è più interessante di quanto sembra. Ha una gran passione e un vero talento per il disegno; nella sua apparente noncuranza è attento e sensibile; è lui a soccorrere Ale sbucando inaspettato al suo fianco quando lei ha bisogno di aiuto. Piano piano un sentimento indefinibile prende forma tra le pareti della classe e la spiaggia d'inverno, grigi fondali di una storia semplice e complicata insieme: perché Alessandra è tanto lucida nel rivisitare il ricordo della madre quanto confusa nel prendere le misure di se stessa e di ciò che prova. E Gabriele è abilissimo a sparire proprio quando lei scopre di volerlo vicino. E la voce di Ale, ruvida nel dare conto del presente, dolcissima nell'evocare il passato, a raccontarci la storia di una perdita, una storia di scuola, una goffa, incerta storia d'amore. "Il mio inverno a Zerolandia" è tutto questo. E dimostra che la somma di due zeri non è zero, ma molto, molto di più.


Avere un'edicola sotto casa nuoce gravemente alle finanze, specie se il giornalaio è gentile, è necessario uscire presto e la prospettiva di passare la mattina ascoltando i commenti di un prof borioso non appare entusiasmante; così è deciso l'ennesimo colpo di testa: messo da parte il buonsenso usato nel lasciare Chambers al proprio posto qualche settimana addietro, incurante della sinossi che sa di già letto, della sfilza di nomi importanti reclamanti attenzione dallo scaffale della libreria e del tempo latitante, un romanzo d'esordio bollato come YA se pubblicato di recente ma passato abbastanza in sordina al tempo prende il posto del libro abitualmente in borsa dimenticato sul comodino e assolve alla propria funzione di compagnia nei tempi morti.
Una lettura personale, d'evasione da un mondo opprimente in cui l'unica soluzione per la sopravvivenza sembrerebbe talvolta essere rannicchiarsi sotto le coperte affidandosi alle braccia di Morfeo. 
Comodo, semplice, se fosse possibile. Ma non lo è, purtroppo. Lo sa Alessandra, una ragazza come tante negli argomenti di conversazione, nello scooter con cui andare al mare, nei ragazzi con cui flirtare, nelle amiche con cui spettegolare. Ma la malattia irrompe improvvisamente rendendo diversa ogni cosa: più fragile, insicura, Alessandra sente che insieme a quella madre tanto amata in una bara, dietro una lapide, ha lasciato una parte di sé.
Spesso ad essere protagonista è la malattia attraverso gli occhi di chi ce l'ha sulla pelle, tutti gli altri a far da contorno, quasi dimenticati in un angolino eppure sono vittime di mali senza scampo esattamente come chi va in una corsia di sorpasso verso la morte. Tutti sono chiamati ad una vita nuova, non si sa se migliore o peggiore. Alessandra inizia questa nuova vita costruendo una barriera, rifugiandosi a Zerolandia, terra abitata da Zero - Gabriele Righi all'anagrafe  - aspirante muratore con potenzialità d'artista. Un rapporto fatto di silenzi e un dolore sordo che a volte ritorna come la marea di quell'immensa distesa d'acqua che ha segnato l'inizio del disgelo. Zero più zero dà sempre zero ma se zero viene moltiplicato per z, un'incognita qualunque, allora il risultato può essere infinito, da ciò possono derivare tantissime cose interessanti: luoghi, ricordi, persone, tutto acquista un senso che si cristallizza nella giovinezza. un tempo in cui eravamo immortali, ci sembrava tanta la vita.


Risultati immagini per paola predicatoriPaola Predicatori è nata nelle Marche e vive a Milano. Lavora nel mondo dell’editoria. La sua ultima opera è Il tuo corpo adesso è un’isola (Rizzoli, 2015). Il mio inverno a Zerolandia, suo romanzo d’esordio, è stato tradotto in otto lingue e pubblicato in decine di Paesi.

Commenti