#DonaunLibroAccendilaCultura Recensione:"Illmitz" di Susanna Tamaro

Titolo: Illmitz
Autrice: Susanna Tamaro
Pagine: 124
Prezzo di copertina: 14 euro
Prezzo ebook: 9,99 euro
Editore: Bompiani

Sinossi:
Un giovane venticinquenne decide di intraprendere un viaggio a Illmitz, città al confine tra Austria e Ungheria, in cui viveva la sua famiglia prima che i genitori si trasferissero sul Carso. E un viaggio decisivo, che il protagonista, ora residente a Roma, ha deciso di compiere per fare i conti con se stesso, con la propria inquietudine, la propria fragilità, e per dare un senso a uno strisciante senso di inadeguatezza, al mondo e alle persone che lo circondano. Ma sarà, per lui, inevitabilmente, un viaggio insieme ai fantasmi che si stagliano nella propria memoria: Agnese, sua sorella, morta bambina, investita mentre attraversava una strada a occhi chiusi per mettere alla prova l'esistenza dell'angelo custode; il suo amico d'infanzia, Andrea, rimasto nel paese natale, sul Carso, lui sì, in salvo, vicino alle proprie radici; sua madre. Ma, soprattutto, Illmitz fa emergere il centro di questa inquietudine: Cecilia, la "fidanzata" del giovane, impiegata a Roma, dotata di una fisicità possente, una sessualità esuberante, un desiderio avvolgente, una vitalità istintiva. In lei il protagonista si specchia e con lei dovrà fare i conti.



Questo è uno di quei libri che ho pensato di recensire ancor prima di leggerlo. Non è stato immediato, no; l'avevo quasi snobbato, all'uscita, per quel timore reverenziale che tutt'ora provo sentendo parlare di Susanna Tamaro.
Troppo piccola, non avevo ben compreso quel suo Cuore di Ciccia ed un brano antologico scorto quasi per caso nel libro di testo delle elementari mi aveva fatta commuovere per il tenero cane Buck, di cui però non ho saputo volutamente più nulla. Il punto di svolta è stato Per sempre, regalo di compleanno per una sorella che, pur non essendo assidua lettrice, va pazza dei libri della Tamaro e, trovato fortuitamente in uno di quei pomeriggi svogliati in cui nessun libro sembra fare al caso tuo, fu divorato al posto della vispa Teresa lasciata alla sua gentil farfalletta.
Eppure non basta, le solite fortunate coincidenze mi hanno portata ad Illmitz: un periodo di magre letture, la nostalgia di quel Paese visitato di recente, non a lungo, che ha saputo conquistarsi una parte di me, una cover verdeggiante con uno sbarbatello in primo piano; con quell'aria di sfida è entrato di diritto nella moltitudine di persone che, a pelle, mi piacerebbe conoscere anche se non so nulla di loro. Non capita spesso eppure raramente la sensazione si rivela inesatta. Sebbene non conosca neppure il suo nome, sento stranamente affine questo giovane uomo; con la sua ricerca d'essenza, la riscoperta delle radici, l'inquietudine, le paranoie, il voler andare nonostante la refrattarietà al viaggio e ai cambiamenti, il bisogno d'affetto, penso di conoscerlo meglio di quanto non creda. Non sono la sua Cecilia: con quella donna pacata, poliglotta, giramondo, oltremodo paziente condivido solo l'omonimia.
Negli occhi gli ambienti, i paesaggi rurali ed un nido immenso di cicogna osservata di sfuggita dal vivo. Vago senza meta ascoltando i sogni, raccogliendo i ricordi, percependo così vicina la presenza dell'angelo custode, di coloro che non ci sono più; scegliere i luoghi in cui muovere i passi diventa una scelta di sopravvivenza.
Osservare la natura, fondersi in qualche modo con essa; più che in un pineto su prati verdi lasciarsi illudere dalla favola bella e bearsi un po' della solitudine. Perdersi per ritrovarsi fuori e dentro di sé, fino a quando il cerchio si chiude e bisogna ricominciare. 
Vedo laggiù nella valle, compiersi la fine del mondo, ne scorgo soltanto bagliori. Allora impugno il violino e comincio a suonare. Sale armoniosissima, nell'aria, un melodia.
Fotogrammi nell'anima, un linguaggio che sa di poesia, la freschezza degli esordi. E tanta pace.
Questo troverete in Illmitz.


Consigliato: assolutamente sì
Tempo di lettura: 2 Giorni

Susanna Tamaro è nata a Trieste nel 1957. Ha frequentato il Centro sperimentale di cinematografia a Roma. Il suo primo libro pubblicato è "La testa fra le nuvole", seguito da "Per voce sola" e da "Va’ dove ti porta il cuore", un grande successo che ha venduto più di 14 milioni di copie in tutto il mondo. Le sue opere sono tradotte in Italia e all’estero.

Commenti

  1. Ciao!
    Belle recensione :)
    Diciamo che la Tamaro non mi è mai piaciuta molto come autrice,però questo libro mi ha incuriosita:)

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    Risposte
    1. La Tamaro è una penna raffinata: affronta tematiche non da poco e lo fa con un certo stile; Illmitz, pur essendo il suo primo romanzo, batte tutti gli altri in quanto a bellezza, profondità, poesia.

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