Recensione: "Le luci nelle case degli altri" di Chiara Gamberale

Titolo: Le luci nelle case degli altri
Autrice: Chiara Gamberale
Pagine: 391
Prezzo di copertina: 20 euro
Prezzo ebook: 6,99 euro
Editore:Mondadori

Sinossi:
Mandorla è la bambina felice di una ragazza madre piena di fantasia. Maria, la mamma, lavora come amministratrice d'immobili e ha lo speciale dono di trasformare ogni riunione condominiale in toccanti sedute di terapia di gruppo... Quando un tristissimo giorno Maria muore cadendo dal motorino, i condomini di via Grotta Perfetta 315, quelli che più le volevano bene, scoprono da una lettera che proprio nel loro stabile la piccola Mandorla è stata concepita... ma su chi sia il padre, la lettera tace. Proprio perché con tutti Maria sapeva instaurare un legame intenso, nessun uomo tra i condomini si sente sollevato agli occhi degli altri dal sospetto di essere il padre di Mandorla. È così che verrà presa la decisione di non fare il test del DNA su Mandorla, e stabiliscono di crescere la bambina tutti assieme. È questo il fatale presupposto di una commedia umana che, con l'alibi del paradosso, in realtà ci chiama in causa tutti. E mentre, di piano in piano, Mandorla cresce, s'innamora, cerca suo padre e se stessa, ci si avventura con lei verso rivelazioni luminose e rivelazioni scomode, si assiste a nuove unioni e a separazioni necessarie. L'autrice costruisce attorno al cuore pulsante della sua protagonista un romanzo corale dove i grandi archetipi si mescolano agli struggimenti contemporanei, la verità e la menzogna cambiano continuamente di segno per dare vita a una voce fresca e profonda, 
che condurrà, fiduciosa soprattutto dei suoi dubbi, verso un finale sorprendente.



E' Novembre, manca un mese alla fine dell'anno; un po' presto per tirare le somme tuttavia un dato evidente c'è: il 2014 sta a presentazioni di libri come il 2015 a scoperte letterarie, prevalentemente donne.
Nadia Terranova e Alice Basso, Margaret Mazzantini e Vanessa Roggeri; le prime amate da subito, le altre ci hanno messo qualche pagina in più, eppure si è comunque saputo trovare un giusto compromesso.
Chiara Gamberale è entrata a far parte della lista in extremis, grazie ad uno scambio lampo di un romanzo spulciato al centro commerciale e rimasto lì; forse perché le lodi su larga scala hanno il potere di destare la mia diffidenza o per qualche forma marginale di anticonformismo, più li amano, certi romanzi, e più mi lasciano indifferenti. Un elemento che invece apprezzo moltissimo sono le lettere: scritte a mano, con penna ed inchiostro o battute a macchina, che rappresentino un unicum però e non costituiscano la struttura portante del romanzo; la lettera di Darcy ad Elizabeth Bennet,ad esempio, oppure quella di Wentworth ad Anne Elliot. Lettere di aspiranti innamorati, certo, ma non si può forse annoverare nella stessa categoria una madre che scrive alla figlia appena nata in attesa di conoscerla? Sembrava porre buone basi alla piacevolezza del testo successivo, la lettera di Maria, sgrammaticata eppure vera, a quella bambina piccola come una mandorla,  rivelandosi, contrariamente alle aspettative, seminatrice di dubbi e discordie tra i condomini di via Grotta Perfetta 315 che tanto perfetta non è, tra l'autrice e la lettrice portata più volte a domandarsi quale fosse il senso di tutto ciò. 
Uno screen approfondito sulla natura umana grazie alle variegate tipologie di personalità offerte dagli abitanti del condominio, un'espressione di disagio adolescenziale acuita dalla mancanza della figura genitoriale o ancora una scusa per gettare fuori parole ribadendo teorie già datate sull'amore ed i suoi demoni, non saprei dire davvero cosa e perché dietro a tutto questo.
Su l'essenza della Verità si interroga Mandorla, dietro le sbarre di una prigione costruite dagli egoismi, dalle menzogne reiterate mascherate da giustificazioni alla teoria secondo cui, come direbbe la signorina Polidoro, esistono due categorie di persone nel mondo: quelle che, stando alla finestra, guardano le stelle sognando un mondo più giusto e quelle che invece sbirciano le luci nelle case degli altri; che si appartenga all'una o all'altra, viviamo tutti all'oscuro di qualcosa che ci riguarda e non c'è altro da dire, in ogni caso.


Risultati immagini per chiara gamberaleChiara Gamberale è nata nel 1977 a Roma, dove vive. Ha esordito nel 1999 con Una vita sottile (Marsilio), al quale sono seguiti Le luci nelle case degli altri, bestseller internazionale,L'amore quando c'era, Quattro etti d'amore, grazie ' tutti per Mondadori ' e Per dieci minuti (Feltrinelli). È autrice e conduttrice di programmi televisivi e radiofonici come 'Quarto piano scala a destra' su Rai Tre e 'Io, Chiara e L'Oscuro' su Radio Due. Collabora con 'La Stampa' , 'Vanity Fair' e 'Io Donna'.

Commenti

  1. La Gamberale mi piace davvero molto: paradossalmente questo, il più noto e stampato, mi manca. Sotto Natale, approfittando di Libraccio... Mi faccio un appunto mentale, perché me ne dimentico sempre. ;)

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    1. Potresti trovarlo facilmente sui mercatini online a poco prezzo o sui siti di scambio senza dover per forza ricorrere a Libraccio e alle sue spese di spedizione che ti obbligano a fare un ordine di almeno 30 euro.

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  2. Della Gamberale ho letto "Avrò cura di te" scritto a due mani con Gramellini e l'ho a dir poco adorato, un piccolo libro pieno d'amore...Questo l'ho avuto in scambio, è tantissimo tempo che voglio leggerlo e mi spiace tanto che per te sia stata una delusione...

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    1. Leggerò sicuramente altro di suo, una seconda possibilità non si nega a nessuno. Di Gramellini ad esempio. dovrei recuperare "L'ultima riga delle favole". Passerò a leggere le tue impressioni quando l'avrai letto.

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  3. il 2015 per me è stato l'anno degli italiani, mai come in questo periodo ho letto coì tanto di scrittori nostrani. ma la gamberale mi manca. cosa faccio vado a conoscerla?

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    1. Non vedo perché no, Chicca, solo non ti consiglierei d'iniziare da questo. Ma forse tu potresti capirlo meglio di quanto non abbia fatto io, essendo tu una mamma :)

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  4. Ciao Cecilia!! Non ho ancora letto nulla di questa autrice, a casa ho questo libro e e "per 10 minuti", spero di recuperare presto, anche se la tua recensione mi ha messo qualche dubbio in testa :-(

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