Recensione: "Chi manda le onde" di Fabio Genovesi
Titolo: Chi manda le onde
Autore: Fabio Genovesi
Pagine: 391
Prezzo di copertina: 19 euro
Prezzo ebook: 6,99 euro
Editore: Mondadori
Sinossi:
Ci sono onde che arrivano e travolgono per sempre la superficie calma della vita. Succede a Luna, bimba albina dagli occhi così chiari che per vedere ha bisogno dell'immaginazione, eppure ogni giorno sfida il sole della Versilia cercando le mille cose straordinarie che il mare porta a riva per lei. Succede a suo fratello Luca, che solca le onde con il surf rubando il cuore alle ragazze del paese. Succede a Serena, la loro mamma stupenda ma vestita come un soldato, che li ha cresciuti da sola perché la vita le ha insegnato che non è fatta per l'amore. E quando questo tsunami del destino li manda alla deriva, intorno a loro si raccolgono altri naufraghi, strambi e spersi e insieme pieni di vita: ecco Sandro, che ha quarant'anni ma vive ancora con i suoi, e insieme a Marino e Rambo vive di espedienti improvvisandosi supplente al liceo, cercando tesori in spiaggia col metal detector, raccogliendo funghi e pinoli da vendere ai ristoranti del centro. E poi c'è Zot, bimbo misterioso arrivato da Chernobyl con la sua fisarmonica stonata, che parla come un anziano e passa il tempo con Ferro, astioso bagnino in pensione sempre di guardia per respingere l'attacco dei miliardari russi che vogliono comprarsi la Versilia. Luna, Luca, Serena, Sandro, Ferro e Zot, da un lato il mare a perdita d'occhio, dall'altro li profilo aguzzo e boscoso delle Alpi Apuane.
Autore: Fabio Genovesi
Pagine: 391
Prezzo di copertina: 19 euro
Prezzo ebook: 6,99 euro
Editore: Mondadori
Sinossi:
Ci sono onde che arrivano e travolgono per sempre la superficie calma della vita. Succede a Luna, bimba albina dagli occhi così chiari che per vedere ha bisogno dell'immaginazione, eppure ogni giorno sfida il sole della Versilia cercando le mille cose straordinarie che il mare porta a riva per lei. Succede a suo fratello Luca, che solca le onde con il surf rubando il cuore alle ragazze del paese. Succede a Serena, la loro mamma stupenda ma vestita come un soldato, che li ha cresciuti da sola perché la vita le ha insegnato che non è fatta per l'amore. E quando questo tsunami del destino li manda alla deriva, intorno a loro si raccolgono altri naufraghi, strambi e spersi e insieme pieni di vita: ecco Sandro, che ha quarant'anni ma vive ancora con i suoi, e insieme a Marino e Rambo vive di espedienti improvvisandosi supplente al liceo, cercando tesori in spiaggia col metal detector, raccogliendo funghi e pinoli da vendere ai ristoranti del centro. E poi c'è Zot, bimbo misterioso arrivato da Chernobyl con la sua fisarmonica stonata, che parla come un anziano e passa il tempo con Ferro, astioso bagnino in pensione sempre di guardia per respingere l'attacco dei miliardari russi che vogliono comprarsi la Versilia. Luna, Luca, Serena, Sandro, Ferro e Zot, da un lato il mare a perdita d'occhio, dall'altro li profilo aguzzo e boscoso delle Alpi Apuane.
Un pulmino che costeggia la spiaggia con sopra un canotto. Molto on the road, vacanziero, mi era apparso di primo acchito il vincitore del Premio Strega Giovani dello scorso anno. Complice il suggerimento di Lea - tra lettrici quasi perfette e inquiete poteva non esserci affinità di gusti? - ed una challenge Instagram richiedente come obiettivo un romanzo estivo, sono partita per la Versilia per andare a conoscere Luca, Luna, Zot, Serena, Sandro, Ferruccio e compagnia bella. Sono proprio una bella compagnia, loro, si completano a vicenda con le imperfezioni, i dubbi, le frustrazioni, le paure. Il clima giocoso che si regge su un' ironia tagliente, in alcune situazioni perfino disturbante, viene spezzato; si passa ad evidenziare una visione realistica della vita, dove l'amarezza per le esperienze non vissute si alterna a quelle che invece, purtroppo, hanno segnato in maniera profonda e definitiva, per dare spazio a situazioni grottesche ma non surreali e a speranze mai sopite. A far da scenario, filo conduttore e protagonista, il mare che sa essere crudele e generoso, imprevedibile; in un secondo può mutare d'umore, far felice una bambina bianca come la sua spuma con regali improvvisati, pretendendo in cambio qualcosa o qualcuno che vale molto di più.
Può essere compagno fedele, il mare, di serate di svago abituale, dove una madre ed una figlia mangiando pizza fredda, si abbracciano per non dimenticare di volersi bene oppure complice spietato nell'occultamento di cose e persone care.
Non si sa chi sia, chi manda le onde, se un Dio sbeffeggiato ingiustamente nel credo di un uomo che deve imparare a fare i conti con sé stesso o una presenza sovrannaturale buona e amorevole che sarà compagna a lungo. Non è molto importante, però: non è troppo tardi per cercare di comprendere cosa si vuole dall'esistenza e provare a viverla, magari inviando una cartolina ad un bambino sconosciuto oppure afferrando la Vespa e cominciando un viaggio verso lidi ignoti, senza meta, accettando quel che viene e quel che va. A cosa serve conoscere il destino e le cose che ti vengono incontro se poi quelle brutte non le puoi scansare e quelle belle, anche se le abbracci forte, scivolano via nel vortice del passato? [...] Come tutto quello che passa e se ne va e dove va a finire non lo so. Siamo tutti normali finché non ci conosci abbastanza.
Devo assolutamente decidermi a leggerlo! ;)
RispondiEliminaTrova il momento giusto :)
EliminaCome sai, non paga di averlo letto, ora lo sto anche ascoltando direttamente dalla voce di Fabio Genovesi.
RispondiEliminaNe abbiamo parlato e non su tutto ci siamo trovate d'accordo, ma un amore (nel mio caso) non si può spiegare del tutto: si vive e basta.
Grazie della bella recensione.
Lea
Concordo sull'ultima affermazione e ti ringrazio del consiglio e della tua disponibilità, Lea ;)
EliminaLetto. Amato. Consigliato. Però, devo ammetterlo, ho riletto il tuo pensiero almeno tre volte e, sinceramente, non riesco a capire cosa dici, se questo libro ti sia piaciuto o meno, se ti abbia lasciata indifferente. Mi sembra ci sia quasi una sorta di paura di esprimerti...
RispondiEliminaNon è reticenza o paura: mi capita, a volte, quando un romanzo mi lascia sensazioni contrastanti, d'essere un po' ermetica e di questo mi scuso, cercherò di migliorarmi.
EliminaChi manda le onde appartiene alla categoria: molti aspetti mi hanno colpita positivamente, altri meno. Non lo consiglio vivamente ma nemmeno lo sconsiglio, lascio la sentenza ai posteri.
L'ho comprato al salone del libro e devo leggerlo. il numero di pagine in questo momento mi inquietano un po', non perchè io non legga romanzi lunghi, ma bisogna avere il tempo e se io perdo il filo è finita. Per ora aspetto un attimo e poi vedremo. Baci Cecilia
RispondiEliminaSullo stile e narrazione, Baba, vai tranquilla: tutto fila scorrevolmente. Come scrivevo sopra, bisogna trovare il momento giusto. Baci :)
EliminaDovrebbe arrivarmi a giorni.
RispondiEliminaFinalmente, l'ho beccato a metà prezzo su Ebay.
Buona lettura.
EliminaDevo proprio decidermi a leggerlo:( Comunque, sembra molto interessante:)
RispondiEliminaBizzarro, provocatorio, dolceamaro sono altri aggettivi con cui lo definirei. Interessante, in senso ampio, calza :)
EliminaBe', in ogni caso mi attira:)
EliminaMi ha sempre ispirato molto questo libro. Spero di leggerlo al più presto!
RispondiEliminaIncrocio le dita per te, Gaia!
EliminaUn romanzo che mi hanno consigliato in molti e che dovrò leggere quanto prima! Ho un mare di titoli da recuperare ma ce la farò :)
RispondiEliminaStessa situazione, ne usciremo mai? :)
EliminaMorirò sommersa dai libri che voglio leggere eccone un altro!
RispondiEliminaLa lista si allunga... :)
EliminaNon conoscevo questo libro, mea culpa...faccio un paio di giri in ginocchio sui ceci, prometto. Però la tua recensione mi ha convinta subito a metterlo in wishlist, mi incuriosisce da matti. Grazie del consiglio ;)
RispondiEliminaMa no, niente ceci, non essere così severa :) Grazie a te!
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