Project Ten Books: Recensione "Il rito del tè" di Marilena Monti

Titolo: Il rito del tè
Autrice: Marilena Monti
Prezzo: 13,80 euro
Editore: Coppola Editore

Trama:

Perché Gabriele si ostina a guardare sempre lo stesso film? Perché pretende che ad ogni visione partecipi una nuova donna? perché segna su un registro segreto le reazioni, al film, di ciascuna che lo veda?
In Nadia troverà la sua “complice”. Cominceranno insieme un percorso verso un duplice delitto. Chi è Giuliano che, del tutto inconsapevole, si troverà ad essere pedina fondamentale nella costruzione dei delitti? Chi sono Francesca e Luca, le due vittime designate, e perché dovranno morire? Che ruolo ha la famiglia con i suoi “crimini” camuffati da “amore?”.Ma questo romanzo è un giallo? si può anticipare che, di certo, è l’intreccio di vite, dolori, rancori e infine di …
 
 
 


 
3 Stelle
 
Gabriele è un radiologo affermato, Nadia una cosalinga borghese con una bella vita nel lusso ed un marito che la ama.
Sono due persone comuni, vecchi conoscenti apparentemente uguali a tutti gli altri ma basta un film per riaprire vecchie ferite, mai rimarginate del tutto, provenienti dal passato.
Basta così poco per consentire ad "inconsci" che si attraggono, spiriti affini di diventare complici ideali nell'organizzare quello che potrebbe essere un duplice delitto perfetto.
 
Mi aspettavo una Marilena diversa invece, a parte il genere letterario, ho trovato le stesse caratteristiche riscontrate in Viaggio di Cuore, di cui ho già parlato.
 
Bado bene a precisare che questo non è necessariamente una cosa negativa, ma non so perché sono un po' delusa.
 
Promuovo Il rito del tè con 3 Stelle perché ho apprezzato particolarmente il travaglio interiore che scaturisce in una narrazione profonda, l'interrogativo implicito rivolto al lettore riguardante la possibilità di un'estremizzazione degli affetti che porta, a volte, ad un'estrema reazione.
 
 
"Guai a lasciare chiusi sottovuoto i nostri fantasmi. Potresti precipitare con essi nelle tenebre e rimanerne schiacciato."
 
 
Consigliato: sì
 
Tempo di lettura: 3 Giorni
 
Umore: riflessivo, cupo
 
 


Marilena Monti, scrittrice, cantautrice, operatrice culturale. Autrice testi/musiche e attrice/conduttrice, presso la sede regionale della Rai, dal 1969 al 1992.
Tiene, dall’86, laboratori di scrittura creativa, drammaturgia e produzione teatrale presso le scuole superiori. Dal ’98 al 2001 è stata Direttore Artistico del Teatro Selinus di Castelvetrano.Le sono stati conferiti diversi premi e riconoscimenti per la canzone d’autore, la narrativa, la poesia, il teatro e l’impegno sociale e alla carriera, tra i quali l’8 gennaio 2011 il Premio ‘LIBERA’ per la legalità e la MIMOSA D’ORO, per aver lavorato, in vari progetti e città, alle tematiche della violenza sulle donne.Ha pubblicato libri di narrativa, poesia, teatro. Molti suoi testi teatrali sono messi in scena. Collabora con riviste letterarie. Suoi contributi sono presenti in varie antologie. Nel 2004 è stata inserita nell’Albo degli scrittori italiani ed europei dell’UNESCO. Nel marzo 2009 ha partecipato, con lo spettacolo “Le donne e il mare”, in qualità di attrice e autrice esecutrice delle musiche originali, alla 40a Rassegna internazionale di Teatro, diretta da Maurizio Scaparro, alla Biennale di Venezia.Il 2 giugno 2010 le è stata conferita l’Onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica Italiana, per l’impegno culturale, sociale, civile.

Commenti

  1. Ciao cecilia!
    Voglio condividere con te le mie impressioni su Il rito del tè di Marilena Monti.
    Penso che la spina dorsale del romanzo sia proprio quest'altalena di emozioni contrastanti, tipici, credo, di chi sta per commettere un atto delittuoso. Sì, è un giallo, e come tale ci si aspetterebbe che lo fosse e in piena regola fino alla fine, ma come ho detto alla stessa Marilena, la sua scrittura non lascia mai i suoi personaggi in balia della fosca disperazione. Questa mi pare la "cifra" delle sue narrazioni. ecco perché forse hai trovato Il rito del tè molto simile a Viaggio di cuore. Il suo è un giallo che si tinge di...
    Rossella Muratore

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