Recensione: "Io non sono Mara Dyer" di Michelle Hodkin

Titolo: Io non sono Mara Dyer
Autrice: Michelle Hodkin
Prezzo di copertina: 17 euro
Prezzo ebook: 9,99 euro
Editore: Mondadori

Trama:

Mara Dyer sa di aver commesso un omicidio. Jude voleva farle del male, e lei si è difesa, grazie al terribile potere che le permette di uccidere con la forza del pensiero. Ma ora Jude è tornato, e nessuno le crede anche se giura di averlo visto con i suoi occhi. Quel ragazzo dovrebbe essere morto, e Mara rischia di finire i suoi giorni nell'ospedale psichiatrico in cui è tenuta in osservazione con una diagnosi di probabile schizofrenia. L'unica possibilità di salvezza è assecondare i medici e fingere di avere avuto un'allucinazione. Così la sera è libera di tornare a casa e vedere Noah, l'unico che ancora crede in lei e cerca di aiutarla a fare luce sui misteri che circondano la sua vita, proteggendola da Jude. Ma i fatti inquietanti si moltiplicano, e Mara rischia di impazzire sul serio: qualcuno entra in camera sua la notte e la fotografa mentre dorme, e un giorno le fa trovare una bambola appartenuta alla nonna, che soffriva dei suoi stessi disturbi. Mara, esasperata, cerca di bruciarla, ma nel fuoco rinviene un talismano complementare a quello in possesso di Noah...


 
2 Stelle
 
Incuriosita dalle innumerevoli recensioni positive, nonostante abbia trovato Chi è Mara Dyer passabile ma non lo consideri uno dei capolavori della letteratura paranormale, mantenendo la promessa di dare a questa trilogia una seconda chance, ho iniziato la lettura di questo secondo capitolo.
 
Il titolo originale del romanzo è The Evolution of Mara Dyer; personalmente non ho notato l'evoluzione citata dal libro piuttosto, dal comportamento semi paranoico della protagonista, direi che si è verificato l'esatto contrario.
 
I primi capitoli mi avevano incuriosita molto con l'introduzione della possibile causa genetica del disturbo di cui è affetta Mara ma, alcuni capitoli dopo, sono stata presa dalla noia causata dalla ripetitività della vicenda.
 
Lo stile è sempre scorrevole però mi è sembrato che tutto quanto il romanzo perda molto, divenendo una massa indistinta di parole che provoca un circolo vizioso e per certi versi stancante.
 
Inoltre il finale mi ha privata dell'unico motivo d'interesse nel seguire questa saga, quindi ci sono tutti i presupposti affinché io non legga l'ultimo capitolo delle avventure di Mara Dyer se non per curiosità riguardo alla verifica di alcune ipotesi venutemi in mente durante la lettura.
 
Peccato, probabilmente non conoscerò la vera Mara Dyer ma mi consola il fatto che non si conosca neppure lei.
 
Consigliato: no
 
Tempo di lettura: una settimana
 
Umore: curioso, annoiato
 

Michelle Hodkin è nata in Florida nel 1982, ha frequentato il college a New York e si è laureata in legge. Ha viaggiato il mondo con la sua compagnia teatrale. Ora si dedica solo alla scrittura e ai i suoi tre animali domestici.

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