Speaker's Corner: 7° Tappa Blogtour "Lo Specchio del Tempo" di Silvia Devitofrancesco

Oggi doppio post a causa di un'iniziativa nuova per il blog. 
Infatti The Restless Readers' Room ospita per la prima volta un blogtour.
A questo proposito, diamo il benvenuto nella nostra Sala a Silvia Devitofrancesco, autrice de Lo Specchio del Tempo di cui ho già parlato QUI e QUI.
Prima di dare il via alla 7° Tappa del Blogtour con un'intervista a Silvia, ecco un calendario delle tappe precedenti:



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Intervista a Silvia Devitofrancesco


autrice de "Lo Specchio del Tempo"







- Buongiorno Silvia, grazie per aver accettato di essere ospite di questa Sala!

Buongiorno Cecilia, grazie a te!

 - Sei giovanissima, Lo specchio del Tempo è il tuo romanzo d’esordio. Vuoi parlarci della tua passione per i libri e la scrittura?

La mia passione per i libri e la scrittura inizia da quando ero piccola. I miei genitori mi hanno educata alla lettura, accompagnandomi in libreria e regalandomi (oltre che giocattoli) anche libri. Poi, crescendo, ho coltivato anche la passione per la scrittura, attraverso piccoli racconti che, pian piano, sono diventati sempre più articolati e poi sono approdata al romanzo.

-Nei primi capitoli del romanzo viene citata La Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso nella quale tra l'altro, figura un personaggio di nome Erminia di cui vengono narrate le gesta e l’amore struggente per Tancredi. Quali le somiglianze e le differenze tra l’Ermina del poema epico rinascimentale e le tue, Herminia medievale ed Erminia contemporanea?


Erminia di Tasso è un'eroina nel vero senso della parola, non sto qui a narrare le sue gesta e il triangolo amoroso Erminia – Tancredi – Clorinda. L'Herminia medievale de “Lo specchio del tempo” ha in comune con l'Erminia tassesca il coraggio e la forza d'animo, il non desiderio di arrendersi. Mentre l'Erminia contemporanea ha in comune la testardaggine.  



Entrambe le protagoniste del romanzo mostrano uno spiccato interesse per la filologia. Vi è in questa caratteristica un cenno autobiografico?

Ho studiato Lettere e ho sostenuto un esame di filologia dei testi a stampa. La filologia mi interessa perché essa è una disciplina molto affascinante che permette di toccare con mano il passato. Nel romanzo si intreccia con la paleografia che riguarda propriamente i codici manoscritti.


-Durante il Medioevo, la donna era vista come un “angelo” protettore del focolare, dedito alla vita domestica e sottomessa al volere dei familiari. Quest’ideale sembra essere incarnato dalle figure materne delle protagoniste mentre loro tendono a rompere gli schemi. Tu, come donna e come persona, sei più incline alla docilità e all’obbedienza oppure senti una forte vocazione all’indipendenza?

Io mi considero una donna libera, ma nello stesso tempo, legata alle tradizioni. Ripongo molte aspettative nel matrimonio, ma non alla vita da angelo del focolare, soprattutto aspiro a una vita libera senza dover sottostare alla figura maschile.



 -  E’ stato difficile muoversi su piani temporali differenti, avendo scelto come ambientazione della vicenda una città ricca di storia come Bari?

Un po' di difficoltà c'è stata, non tanto nella descrizione del tempo presente quanto in quella dell'epoca medievale. Mi sono dovuta avvalere dell'aiuto di un buon libro di storia medievale!
   

 -Hai all’attivo diverse pubblicazioni di racconti in svariate antologie e con Lo specchio del Tempo hai segnato il tuo esordio come romanziera.
 Puoi fornire qualche informazione circa i tuoi progetti letterari futuri?

Sto lavorando a un nuovo romanzo, di un genere completamente diverso da “Lo specchio del tempo”, spero che esso possa vedere la luce quanto prima.

Ringraziamo Silvia per essere stata con noi e le facciamo tanti auguri di buon lavoro.
Il blogtour de Lo Specchio del Tempo continua su Linda Bertasi Blog.

A presto!
Cecilia


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