Recensione: "Percy Jackson & gli dei dell'Olimpo - La Maledizione del Titano" di Rick Riordan

Buongiorno e buon inizio settimana!
Poca voglia di leggere e scrivere in questo periodo, ecco spiegata la mia assenza dalla blogosfera.
Mi divido principalmente tra vari impegni scolastici ed extrascolastici ed Elementary, nuova dipendenza televisiva scoperta per caso durante un sabato sera poco vivace, dove ho ritrovato Johnny Lee Miller con la sua monotona espressività facciale che me lo fa sempre sembrare tanto buffo.
Tuttavia, seppur lentamente, continuo a leggere e oggi ho deciso di parlarvi della mia terza lettura annuale, La Maledizione del Titano, leggera tanto per staccare un po' dopo Shotgun Lovesongs e Ho lasciato entrare la tempesta.
A voi come va?
A presto!
Cecilia

Titolo: La Maledizione del Titano
Autore: Rick Riordan
Pagine: 299
Serie: Percy Jackson & gli Dei dell'Olimpo #3
Prezzo di copertina: 5 euro
Editore: Mondadori

Sinossi:
Una nuova pericolosa impresa attende Percy Jackson: insieme alle compagne Talia e Annabeth deve introdursi in una scuola per portare al Campo Mezzosangue Nico e Bianca, due potentissimi semidei, eludendo la sorveglianza del vicepreside. Ma sotto le spoglie dell'aguzzino si nasconde un mostruoso emissario del perfido Crono, che rapisce Annabeth. Creature sepolte da millenni sono tornate alla luce, pronte a servire il sogno di vendetta dei Titani contro gli antichi nemici, gli dei dell'Olimpo. Per impedire la catastrofe, Percy e i suoi amici dovranno intraprendere un viaggio ai confini del cielo e sfidare una ferale profezia: uno si perderà, un altro patirà la maledizione del Titano e l'ultimo perirà per mano di un genitore. Chi, tra i cinque eroi partiti per la missione, riuscirà a sopravvivere per giungere al cospetto di Crono e sconfiggere Atlante, costretto a reggere il peso della volta celeste?



E' straordinario come quell'incredibile arma a doppio taglio che è l'esperienza influisca sulla vita di ciascuno. Dell'esperienza fanno parte tantissime cose: situazioni, emozioni, ricordi, legami; la saga di Riordan, per esempio deve molto di quel che è e di quel che sarebbe potuto essere proprio all'esperienza. Ci siamo beccati d'estate, Percy ed io, partendo col piede sbagliato: probabilmente se avessi avuto meno anni e meno esperienza sarebbe stato diverso, tuttavia ci è voluto del tempo perché legassimo, una conoscenza più approfondita, una lenta maturità acquisita da entrambi tramite l'esperienza. Perché è innegabile che, pur mantenendo toni leggeri lo stile di Riordan ed il suo protagonista siano più consapevoli rispetto agli inizi. Basata su un'idea semplice ma, a pensarci, geniale la saga degli dei dell'Olimpo riesce a rielaborare in maniera originale i miti e le leggende del mondo greco e a far passare qualche conoscenza in più su di essa raggiungendo un fine educativo anche a livello umano.
In questo terzo capitolo infatti oltre che del filone mitologico pilastro portante di tutta la saga, si dà molto spazio ai sentimenti, alle relazioni tra i personaggi che diventano più frequenti e forti mentre la sfida finale si profila pian piano.
Per una volta, una lettura carina, leggera ed utile insieme, per chi vuole staccare la spina, fare un tuffo nel passato oppure ritrovare un po' di sé  negli adolescenti distratti e presi alla sprovvista che, alla luce di tempo ed esperienza, non possono che fare tenerezza perché cercano di cambiare il mondo, senza scuse per rimandare a domani e ci ricordano che dovremmo fare lo stesso, senza attenuanti.



Consigliato:
Tempo di Lettura: 3 Giorni


Commenti

  1. Mi piacerebbe molto riprendere in mano la saga di Pj.
    Ho letto solo i primi due libri,quindi questo mi manca :/
    Bella recensione :D

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