Recensione: "Shotgun Lovesongs" di Nickolas Butler

Buongiorno! Avete trascorso bene le feste? Divertitevi oggi più che mai perché l'Epifania tutte le feste si porta via!
Proprio oggi vi lascio le mie impressioni circa la prima lettura dell'anno, Shotgun Lovesongs di Nickolas Butler.
Un abbraccio, a presto!
Cecilia

Titolo: Shotgun Lovesongs
Autore: Nickolas Butler
Pagine: 318
Prezzo di copertina: 18 euro
Prezzo ebook: 4,99 euro
Editore: Marsilio

Sinossi:
Henry, Lee, Kip e Ronny sono cresciuti insieme a Little Wing, una cittadina rurale del Wisconsin. Amici fin dall'infanzia, hanno poi preso strade diverse. Henry è rimasto nella fattoria di famiglia e ha sposato il suo primo amore, mentre gli altri se ne sono andati altrove in cerca di fortuna. Ronny è diventato una star del rodeo, Kip ha fatto i soldi in città e il musicista Lee ha trovato la fama ma ha avuto il cuore spezzato. Ora tutti e quattro sono tornati in paese per un matrimonio. Ma vecchie rivalità si insinuano nel clima di festa e nella felicità del ritrovarsi, e il segreto di una moglie minaccia di distruggere un matrimonio e un'amicizia. "Shotgun Lovesongs" è un vibrante inno alle cose che contano davvero nella vita, l'amore e la lealtà, il potere della musica e la bellezza della natura.



Un pulmino, un capanno, entrambi color ruggine e quel titolo, Shotgun Lovesongs. L'avevo adocchiato dall'uscita, mi aveva ispirata sin da subito ma un'errata associazione a Jack Keroauc e al suo On the Road mi avevano frenata; trovato inatteso sotto l'albero, io che non ricevo mai libri perché dai gusti troppo complicati, e l'ho preso come un segno: mi sono buttata.
Dal titolo intraducibile ma che sembrava aver a che fare con spari e canzoni d'amore, il romanzo che mi è capitato tra le mani li menzionava tutti e due e anche molto di più: parlava di quattro amici, di uno di quei paesini della provincia americana dove accade tutto e niente, di matrimoni. Soprattutto quelli, messi alla prova, insperati, falliti. Birre, falò, albe e tramonti fanno sorgere domande e dubbi esistenziali, nascondono rinunce e rimpianti, riconciliazioni diventate leggende metropolitane da ricordare sui silos mentre si ascolta la musica dell'universo.
I chilometri scorrono tra capitoli brevi e meno brevi, i protagonisti si raccontano eppure la marcia non ingrana mai del tutto, oltre la musica rimbombano echi di situazioni in sospeso. 
Quello di Nickolas Butler è un esordio interessante che però non convince, non coinvolge almeno non del tutto. Magari coglie alla sprovvista per la rudezza unita insieme ad una grande sensibilità; forse è necessario saper ascoltare per capire l'essenza di uno scritto, di una località senza molte parole, grazie a quella confidenza che la rende il centro del mondo, semplicemente casa, un nido dove puoi rifugiarti tutte le volte che vuoi. La gente scappa dai paesini di provincia per poi sognare di tornarci; questo diceva Chuck Palahniuk, perché in fondo i luoghi di appartenenza, quelli che senti tuoi, rappresentano dei centri di gravità permanente, qualunque cosa succeda stanno lì, come solide certezze ancorate a questo mondo. Senza gravità non basta l'amore.


Consigliato:
Tempo di lettura: 4 Giorni

Nickolas Butler è nato a Allentown, in Pennsylvania, e cresciuto a Eau Claire, Wisconsin. Suoi racconti sono apparsi in diverse riviste. Attualmente vive nel Wisconsin con la moglie e i due figli. Questo è il suo primo romanzo, già opzionato per il cinema da Fox Searchlight.

Commenti

  1. Ho scoperto questo libro recentemente, e ti dirò, nonostante l'accostamento a Kerouac che vedo ha frenato anche te, e l'atmosfera musicale che non mi colpisce particolarmente perchè non affine ai miei gusti, mi incuriosisce...ho recuperato l'ebook e credo che mi accontenterò di quello....ma non è ancora arrivato il suo momento!!

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  2. Ciao Cecilia, non lo so, sono in dubbio. Da una parte mi attrae terribilmente, dall'altra c'è qualche cosa che mi frena. Non lo so...a parte che adesso sto leggendo delle storie davvero leggere leggere e avrei necessità di qualche romanzo sostanzioso. Vedrò! Un abbraccio per te!

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    1. Fondamentalmente, si legge in fretta e non è poi troppo pesante.
      Fammi sapere, ricambio l'abbraccio! :)

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