Recensione: "Muses" di Francesco Falconi

Titolo: Muses
Autore: Francesco Falconi
Prezzo edizione rilegata: 17 euro
Prezzo ebook: 9,90 euro
Editore: Mondadori

Trama:
Quando scappa da Roma diretta a Londra, coperta di tatuaggi e piercing, Alice sente che la sua vita potrebbe cambiare per sempre. Ha appena scoperto di essere stata adottata, ma per lei questa notizia è quasi un sollievo. Cresciuta con un padre violento e una madre incapace di esprimere il proprio affetto, ora Alice deve scoprire le sue radici e l'eredità che le ha lasciato la sua vera famiglia. Decisa, risoluta, ribelle, è una violinista esperta ed è dotata di una voce straordinaria. Ed è proprio questa voce a guidarla verso la verità: le antiche nove Muse, le dee ispiratrici degli esseri umani, non si sono mai estinte. Camminano ancora tra noi. I loro poteri si sono evoluti. E Alice è una di loro. La più potente. La più indifesa. La più desiderata da chi vorrebbe sfruttarne gli sconfinati poteri per guidare gli uomini, forzarli se necessario, fino alle conseguenze più estreme. Ma un dono così può scatenare l'inferno. E sta per accadere.
 
 
 
4 Stelle
 

Durante questa rilettura, ho avuto modo di apprezzare maggiormente Muses. E' proprio vero che non si conosce mai davvero un libro, perché ad ogni rilettura ci si sofferma sempre su alcuni particolari che prima non si erano notati.
Questa è stata una delle occasioni, più uniche che rare, in cui una copertina rispecchia il libro.
Narrazione scorrevole, traccia di partenza ben sviluppata hanno fatto di Muses un racconto con un così grande coinvolgimento emotivo che quasi non riuscivo a metterlo giù.
Anche i personaggi non scherzano, perché nascosti sotto atteggiamenti impacciati e confusi, si nascondono caratteri forti, imprevedibili.
L'unico punto che mi ha lasciata un pò perplessa è il finale e perciò ho dato quattro stelle anizhé cinque. Non l'ho capito bene ma credo che i punti interrogativi saranno spiegati nel prossimo volume della saga. O almeno lo spero. Lo scoprirò comunque presto. 
Ringrazio l'autore per le molte citazioni di opere greche come la Teogonia di Esiodo o i riferimenti alle Muse, senza i quali questo libro perderebbe molto e che ho molto apprezzato.
Ma soprattutto devo ringraziare Francesco Falconi per la bellissima dedica ai lettori a fine libro, con cui mi sono permessa d'intitolare questa recensione:

"Perché,alla fine, cosa fa uno scrittore?
Scrive le proprie emozioni per regalarle a un lettore.
Tu sei la mia unica vera Musa."
.

Molto poetico, complimenti.
Ogni scrittore dovrebbe ricordarsi sempre dei lettori, un piccolo pubblico silenzioso ma che sa dare tanto, sempre.

Consigliato: sì

Tempo di lettura: 5 Giorni

Umore: curioso



Francesco Falconi è nato a Grosseto nel 1976. Ama il fantasy fin da piccolo, una passione che cova sotto la cenere dei libri scolastici, fino a esplodere appena conclusa l’università.
Nel 2006 pubblica finalmente la saga in tre volumi “Estasia” e da allora non ha più smesso di scrivere, pubblicando tredici libri negli ultimi otto anni.
Della scrittura dice:
«La scrittura non è un mestiere. Non è un hobby. Né una passione. È un’esigenza di cui non si può fare a meno.»
Nell’ottobre 2011 ha vinto il Premio Letterario Genere Young Adults “Arte Giovane Roma Capitale 2011”, patrocinato dal Comune di Roma.
 


 

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